Uno spazio di discussione dei giovani e per i giovani.

La decrescita è una filosofia che ha una forte capacità di far presa su coloro che sono imbrigliati negli ingranaggi della cosiddetta “megamacchina capitalistica”. Questa terapia, però, funziona prevalentemente sui drogati della crescita: su coloro che, educati alla competizione sfrenata fin da piccoli, condizionati quotidianamente dai media e dalla pubblicità al consumo di merci perlopiù inutili, non fanno altro che lavorare freneticamente, scannarsi gli uni con gli altri e consumare bulimicamente ogni cosa che passi loro sotto mano per compensare le frustrazioni, lo stress e le sofferenze che derivano dal vivere nel mondo moderno.

Queste persone, appena lasciano permeare le loro difese dalla teoria della decrescita, possono verificare su loro stessi, in breve tempo, i benefici che derivano dal condurre uno stile di vita diverso, più lento, più sobrio, più conviviale, etc.

Il mondo dei giovani è, però, completamente diverso. Qui il tempo non manca, le relazioni umane abbondano. Non si è ancora entrati nel mondo del lavoro e la scuola, che dovrebbe esserne il surrogato, non rappresenta di certo la principale preoccupazione dei ragazzi. Sembrerebbero i presupposti ideali per uno sviluppo sereno, ma nonostante ciò i nostri giovani, per certi versi, non sembrano affatto così felici.

Sebbene la causa sia simile, il “male” di cui soffrono i giovani è diverso da quello degli adulti. Diversi sono i muri che hanno eretto a loro difesa e per cui diverso deve anche essere l’approccio che dobbiamo avere se vogliamo riuscire a far breccia su questo mondo parallelo.

Cercando di illustrare ai miei coetanei ventenni il pensiero della decrescita ho avuto molte più difficoltà di quelle che in cui mi imbattevo nel spiegarla ai miei genitori! In effetti avevo in mano una teoria e degli strumenti che, essendo stati pensati da gente adulta, si adattavano bene al mondo adulto, ma molto meno bene al mondo giovanile, estremamente diverso ed in continuo mutamento. Non possiamo pretendere d’altronde di avere sempre “tutta la pappa pronta” e penso sia compito di noi giovani quello di adattare e modellare in base al mondo in cui viviamo l’ impianto teorico che hanno ideato “i padri della decrescita”.

Questo spazio sul sito vorrebbe essere proprio questo: un primo spunto di riflessione, e insieme un luogo di dialogo e di discussione. Solo insieme e confrontandoci potremo arrivare a cogliere gli svariati frangenti che caratterizzano la realtà giovanile; ma soprattutto solo insieme potremo rompere le catene dell’isolamento e della solitudine e trovare la forza per vivere diversamente in questo strano mondo.

Vi invitiamo quindi a dire la vostra commentando questo post oppure scrivendo un vostro articolo (che pubblicheremo sul sito) al seguente indirizzo email: jean.aillon@gmail.com.

Questo spazio è pensato per i giovani e non solo per i giovani. Chiunque voglia dire la sua è quindi ben accetto!

Eccovi, inoltre, qualche riflessione iniziale che potrà forse esservi da stimolo:

– Utopia, una necessità biologica?

– La decrescita e la scuola

Jean-Louis Aillon

One thought on “La Decrescita felice per i giovani”

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