Espropri in Valsusa: “Tutto distrutto”

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Appezzamenti di terreno irriconoscibili, castagni centenari abbattuti, muretti a secco divelti. È questo lo scenario al quale ha dovuto assistere chi possiede un pezzo di terra nella zona del cantiere di Chiomonte in Val Di Susa. Dopo gli sgomberi cominciati lo scorso giugno, ieri le autorità hanno formalizzato gli espropri dei terreni che compongono l’area dove sarà scavato il tunnel geognostico per la linea ad alta velocità più contestata d’Italia. Le persone coinvolte erano 41, ma solo una decina di loro si è presentata per controllare lo stato delle cose.

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La “tregua” delle ultime settimane finisce oggi alle 9. A quell’ora i circa settanta proprietari dei 39 terreni che Ltf dovrà acquisire in località Maddalena di Chiomonte verranno chiamati a piccoli gruppi per definire, insieme a un legale e a un tecnico, l’entità del rimborso: la base di partenza della trattativa dovrebbe essere di 4 euro al metro quadrato ma questa cifra verrà relazionata al numero di anni previsti per il cantiere esplorativo del tunnel della Torino-Lione. Su quei terreni verranno avviati i lavori del cunicolo esplorativo della Tav.