Il progetto della Torino-Lione è “totalmente confermato da parte nostra e in maniera piena da parte del governo francese”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, aggiungendo di aver parlato con il ministro francese dei trasporti e “non c’é in nessuna delle loro ipotesi una modifica a piani approvati”.

“Un’opera di questa importanza, legata allo sviluppo dell’Europa, sono sicuro che verrà confermata da parte francese”. Lo ha detto all’assemblea dell’Ance, il viceministro per le Infrastrutture, Mario Ciaccia.

I DUBBI DELLA FRANCIA – La Francia frena sull’alta velocita’, e i suoi dubbi si ripercuotono anche in Italia coinvolgendo la linea Torino-Lione. Dopo che Le Figaro aveva anticipato l’intenzione di Parigi di riesamina riesaminare ed eventualmente rinunciare a diversi progetti di Tgv (Tav), tra cui la tratta in Val Di Susa, da tempo oggetto di scontri anche accesi fra le diverse fazioni, in serata il governo francese ha spiegato che la Torino-Lione ha ”un’importanza maggiore”, ”diversa dagli altri”, ma per poter passare alla sua concreta realizzazione servono ”nuovi finanziamenti” da parte della Ue: data la crisi economica, serve un ”nuovo accordo” con l’Italia e con Bruxelles su questa vicenda.

Dichiarazioni che danno la stura alla reazione dei no tav, che tornano a ribadire l’inutilita’ dell’opera, mentre l’Osservatorio tecnico italiano minimizza: ”Una tempesta in un bicchier d’acqua”, la definisce il commissario straordinario per la Tav, Mario Virano. ”L’ambasciatore francese a Roma Alain Le Roy mi ha detto che gli impegni presi sono fuori discussione”, afferma.

Secondo Le Figaro e Les Echos, Parigi – che a causa della crisi non ha mezzi sufficienti per finanziare il piano di infrastrutture da 260 miliardi che Sarkozy annuncio’ nel 2007 – intende riesaminare dieci progetti, fra questi anche la Torino-Lione, che secondo le Figaro e’ nella ‘hit parade’ dei cantieri a rischio, a causa del costo elevato (12 miliardi) e del calo del traffico merci. Il ministero del Bilancio frena: sull’eventuale stop ”non bisogna trarre conclusioni affrettate”, per il momento non c’e’ alcuna rinuncia, ma l’intenzione di ”valutare la correttezza degli investimenti pubblici” annunciati da Sarkozy ed ordinarli in ordine ”prioritario”. Le conclusioni del lavoro, puntualizzano a Parigi, sono attese ”entro la fine dell’anno”. Ma piu’ tardi il governo di Parigi aggiunge che ”il lancio dei lavori definitivi necessita di un forte impegno finanziario da parte dell’Unione europea”, senza tuttavia quantificare la somma di questo contributo; la Torino-Lione ”e’ un progetto diverso dagli altri, che ha dimensioni europee e un importante interesse ambientale”, e proprio per questo serve “un altro accordo” tra le parti “che comprenda nuovi contributi” da parte di Bruxelles, visto che è la stessa Ue a chiedere agli Stati membri un maggiore rigore finanziario.”Il progetto è a un tale stadio di avanzamento in cui bisogna prendere una decisione definitiva”, sottolineano a Parigi.

Ieri, il ministro francese del Bilancio, Jerome Cahuzac, ha detto che ”lo Stato ha previsto una serie di progetti senza averne fissato i finanziamenti. Il governo non avra’ altra scelta che rinunciare ad alcune opzioni”. ”Ridaremo un senso alle politica dei trasporti, un senso che e’ mancato al Paese”, gli ha fatto eco oggi il ministro dei Trasporti, Frederic Guivillier, bollando i progetti ferroviari annunciati dal precedente governo come una ”promessa elettorale”. Guivillier ha anche insistito sull’opportunita’ di migliorare le linee esistenti piuttosto che crearne di nuove.

Da parte sua, dall’Italia, Virano ha spiegato che Parigi sta semplicemente studiando il ‘fasaggio’ degli interventi sulla propria tratta nazionale della Torino-Lione per selezionare gli interventi indispensabili da quelli differibili nel tempo, come ha gia’ fatto l’Italia. E il tunnel della tratta transnazionale sancito da un trattato Italia-Francia firmato lo scorso 30 gennaio non e’ in discussione. Mentre il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, dice che ”se verra’ posto un problema di questo tipo ne parleremo. Ma non mi risulta”.

Intanto, il popolo dei No-Tav esulta. ”In Francia oggi si accorgono che la Torino-Lione e’ inutile. Lo diciamo da anni. E i manifestanti No Tav sono ancora in carcere senza processo”, sottolinea Beppe Grillo, mentre i verdi parlano di sacrifici ”immorali” dell’Italia in caso di un no della Francia e il presidente di Sel, Nichi Vendola, si chiede come reagirebbe il lato Italiano ”se la Francia mollasse”.

Fonte: Ansa

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