Questo modello di sviluppo basato sulla crescita economica è incompatibile con i limiti fisici di questo pianeta, i cambiamenticlimatici derivati dall’eccesso di produzione antropica di CO2 e gas serra richiedono una presa di posizione globale, decisa e immediata.

Stiamo assistendo ad un mutamento climatico senza precedenti che si va aggravando con l’aumento dei “fenomeni atmosferici eccezionali”e l’avanzata delle grandi economie emergenti. La concertazione atmosferica di CO2 è aumentata in maniera esponenziale passando da 280ppm del 1850 fino a raggiungere e superare le 400ppm di oggi. Dal 1880 al 2012 sì è registrato un aumento della temperatura media di 0,85°C, il livelli del mare si è innalzato di circa 20cm e l’acidificazione degli oceani ha portato una riduzione del PH di 0,1. [1]

I climatologi sono concordi nell’affermare che un aumento di temperatura superiore ai 2°C provocherebbe l’innesco di circoli viziosi catastrofici con effetti non del tutto prevedibili ma sicuramente incompatibili con il Mondo così come oggi lo conosciamo. [1,2,3]

Purtroppo le proiezioni più ottimistiche prevedono che, se non verranno prese contromisure immediate e globali, il limite dei +2°C sarà raggiunto intorno al 2050 ed raddoppiato entro la fine del secolo.

Non c’è più tempo, il momento di agire è ora, ulteriori ritardi potrebbero portarci in una situazione senza possibilità di rimedio.

Purtroppo dalla conferenza di Rio del 1992 ad oggi abbiamo assistito ai continui fallimenti dei tentativi internazionali di trovare accordi equi, condivisi e vincolanti.

La COP21[4] che si terrà a Parigi a partire dal 30 novembre fino al 12 dicembre 2015, rappresenta una tappa molto importante nella battaglia contro i cambiamenti climatici, perché in quell’occasione si dovrà definire un nuovo piano di riduzione delle emissioni globali di gas serra. Da lì potrebbe partire  un percorso  nuovo ed efficace. Ma molte sono le resistenze, guidate soprattutto dalle lobby delle vecchie fonti energetiche, e molte sono le timidezze che i governi stanno dimostrando. Per  questo non si può dare per scontato che l’esito della COP21 sia positivo, cioè sia varato un  accordo efficace, equo e incisivo che permetta davvero di raggiungere l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C.

Per questo il Movimento per la Decrescita Felice ha deciso di aderire alla mobilitazione internazionale per il clima ed in particolare di aderire alla Coalizione Clima “Parigi 2015: mobilitiamoci per il clima”[5], alla campagna di 350.org “Road Through Paris”[6] e alla mobilitazione lanciata da Avaaz[7].

Da oggi fino a Dicembre il sito www.decrescitafelice.it ospiterà articoli e interventi dedicati al cambiamento climatico.

Il 29 Novembre è prevista una grande mobilitazione diffusa con iniziative su tutti i territori mentre il 12 Dicembrine, giorno finale della conferenza, è prevista la Marcia per il Clima a Parigi.

[1] IPCC – climate change report 2014 (http://www.ipcc.ch/ )

[2] “Do the Math” (https://www.youtube.com/watch?v=KuCGVwJIRd0) & “Distruption” ( http://watchdisruption.com/)

[3] Naomi Klein “This Change Evrything”

[4] COP21 (http://www.cop21.gouv.fr/en)

5] Coalizione Clima (http://www.coalizioneclima.it/ )

[6] 350.org (http://350.org/roadthroughparis/ )

[7] Avaaz Marcia per il Clima (https://secure.avaaz.org/it/event/globalclimatemarch/ )

 

 

Di Michel Cardito

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