Ho letto con favore le pagine della dottoressa MariaGiovanna Luini, medico e scrittrice, per diversi anni assistente di Umberto Veronesi.

Il suo ultimo scritto – “il grande Lucernario”, edito da Mondadori si fa leggere con piacevolezza senza causare picchi di noia o sensi di inferiorità dinnanzi a dati scientifici; e questo è già un gran pregio.

Quello che sta a cuore all’autrice è raccontare la propria esperienza di medico e di donna accanto al professor Veronesi, pur non facendo dello scomparso oncologo, il fulcro principale del suo libro. Quello che indica la Luini è uno stile di vita e quindi anche di lavoro, che ha potuto sperimentare in prima persona e che ritiene essere sempre più fondamentale nel mondo odierno, anche e soprattutto nella cura delle malattie.

Sia chiaro ai lettori, non viene indicata nessuna ricetta e nessuna pretesa di dati scientifici; Solo esperienza diretta e riflessione interiore offerta ai lettori.

E’ un stile di vita quello che viene proposto. Un modo nuovo, uno sguardo nuovo sulla persona e nello specifico verso i malati. Oggi si direbbe una visione olistica, dove le persone non rientrano nelle statistiche fredde ma sono considerate per quello che realmente sono: persone e per questo importanti e preziose.

Il grande Lucernario è per l’autrice, Umberto Veronesi, che più o men inconsapevolmente ha trasmesso uno stile e una forma di pensiero all’autrice. La bravura della Luini è stata quella di non voler imitare in modo scimmiotesco ma di fare proprie certe dinamiche e di trarne il meglio mettendoci del suo.

Interessante è il concetto di “cura delle anime” che la Luini fa suo e la sua caparbietà nel voler perseguirla nel migliore dei modi. Parte quindi un percorso umano e professionale che porta l’autrice su posizioni oggi importanti, perché mettono tutta lapersona al centro e ne danno una visione olistica.

Altri concetti importanti sono quelli di amore, attenzione ed empatia che emergono durante la lettura del libro. Il pensiero che siamo fatti di energie, permette all’autrice di approfondire aspetti terapeutici spesso considerati marginali. Penso ad esempio al concetto di vibrazione e all’importanza della voce, dei suoni.

Altro aspetto interessante di questo libro è la capacità di tenere insieme la medicina ufficiale e la mente aperta. Interessante è l’angolo di visuale che l’autrice offre a proposito di alcune tecniche oggi chiamate alternative, quali ad esempio il Reiki.

Da questi episodi si evince la grande apertura mentale di chi ha scritto queste pagine e la grande professionalità e responsabilità verso le persone e la comunità scientifica.

Quello che esce fuori da queste pagine dense ma non pesanti, è che la figura del medico non può limitarsi soltanto alla grossa mole di scientificità; questa è si necessaria ed imprescindibile, ma è l’aspetto umano che oggi deve sempre accompagnare chi intraprende questa professione.

La Luini non dice di esservi giunta in pieno, ma ogni giorno profonde energia per raggiungerla. E questo mi sembra una gran bella notizia, degna di essere imitata e approfondita.

Alessandro Lauro

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