Come portare il tema dei cambiamenti climatici e della sostenibilità ambientale tra i banchi di scuola? Per vincere questa sfida Istituto Oikos, in collaborazione con altre 12 ONG europee, ha realizzato S.A.M.E. World, un progetto educativo europeo che si pone l’obiettivo di incoraggiare una riflessione critica sull’attuale modello di sviluppo e sulle conseguenze dei nostri stili di vita.

Il progetto è partito da un assunto: i programmi scolastici dovrebbero favorire la capacità degli studenti di osservare e interpretare i processi globali per comprenderne l’evoluzione e la portata, ma soprattutto evidenziarne l’interconnessione.

Conoscere le dinamiche globali che stanno alla base della povertà, dell’ingiustizia sociale e delle migrazioni, che rendono ognuno di noi responsabile davanti alle sfide sociali, ambientali e culturali del nostro tempo, può permetterci di trovare soluzioni comuni e tornare a immaginare e costruire una società più equa. Crediamo profondamente che non sia possibile risolvere queste sfide a meno che non si parta dall’educazione e dalla scuola.

A tale scopo Same World ha realizzato numerosi materiali didattici e iniziative di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza di insegnanti e studenti sul tema della giustizia ambientale e le connessioni con i cambiamenti climatici e la migrazione ambientale. Numerose sono le attività e le risorse pedagogiche gratuite che forniscono ai docenti gli strumenti utili per affrontare questi argomenti in classe.

Piattaforma educativa

Tra i principali risultati, la piattaforma educativa Same World, un portale che include tante risorse e due principali strumenti.

Il primo è un kit didattico multimediale, online e gratuito, disponibile in 11 lingue. Elaborato da un team di esperti in varie discipline – dalla climatologia alla geografia, dall’economia all’ecologia –  contiene non solo approfondimenti suddivisi per argomenti e unità, ma anche numerose proposte di giochi di ruolo, esercizi di matematica e laboratori artistici da realizzare insieme agli studenti. Ad esempio, nell’edu-kit il tema del cambiamento climatico è trattato nelle unità 5-La terra e le sue funzioni6-Qualcosa sta andando storto7-Effetti del cambiamento climatico, e 8-Riduci il tuo impatto sull’ambiente, ognuna suddivisa in 5 sottocapitoli.

Il secondo sono le lezioni online rivolte agli insegnanti delle scuole medie e superiori. Si tratta di 2 moduli di tre lezioni ciascuno. Il primo consiste in tre video lezioni sui temi dei cambiamenti climatici, della migrazione ambientale e della giustizia ambientale, che ne evidenziano la stretta interconnessione e la dimensione etica e sociale. Il secondo è costituito da tre video lezioni sul tema dello sfruttamento delle risorse naturali che causa diseguaglianze e danni, colpendo soprattutto i Paesi del Sud del mondo, e sugli Accordi di Parigi del 2015.

Il progetto ha permesso di sviluppare numerose altre attività, rivolte principalmente agli studenti europei, ma non solo:

Laboratori didattici

Durante gli anni scolastici 2015/2016 e 2016/2017 si è lavorato con alcune scuole della Lombardia (ma i workshop sono stati promossi parallelamente in altri 10 paesi europei) sul tema dei cambiamenti climatici. Il laboratorio didattico “Effetto domino” è composto da lezioni teoriche ed esperimenti pratici per aiutare gli studenti delle classi primarie e secondarie di primo grado a comprendere quali sono gli effetti negativi del riscaldamento globale e le conseguenze irreparabili che questo fenomeno può provocare sul nostro pianeta se non invertiamo la rotta.

 

Spettacolo teatrale

La giustizia ambientale è un tema complesso: per parlarne agli studenti in una maniera ludica ma efficace si è deciso di ricorrere anche al teatro, da sempre strumento per conoscere il mondo e per affrontare questioni cruciali in una maniera più diretta e comprensibile. “In alto mare – Deep water” è il titolo della rappresentazione che, attraverso una formula originale composta dall’intreccio di ironia e racconto scientifico, incoraggia una riflessione critica sulle scelte che riguardano lo sviluppo economic  o dei nostri territori e le ripercussioni sul pianeta. Solo in Lombardia lo spettacolo è stato visto da circa 2000 studenti, ma contemporaneamente è stato rappresentato in altri 4 Paesi europei.

Gioco online

(Im)perfect future è un puzzle game gratuito rivolto ai ragazzi tra i 14 e i 19 anni che aiuta a comprendere, giocando, l’impatto ambientale delle nostre scelte quotidiane. In nove livelli di difficoltà e altrettante ambientazioni, il giocatore può ad esempio intervenire sulle abitudini  quotidiane dei personaggi, unirsi a un gruppo di attivisti per denunciare i crimini ambientali di un’acciaieria, aiutare un fotografo a testimoniare le sfide che i migranti devono affrontare quotidianamente. Con un unico obiettivo: rimediare agli errori commessi nel passato e trovare soluzioni concrete per bloccare il degrado ambientale del pianeta. Il gioco è disponibile su Apple storeGoogle play e in versione desktop.

Osservatorio contro l’ingiustizia ambientale

Nell’aprile 2017 è stato lanciato un osservatorio online su cui è possibile segnalare e discutere di casi di ingiustizia ambientale. Una piattaforma gratuita dedicata ai giovani di tutta Europa, per incoraggiarli ad assumere un ruolo attivo nel promuovere il diritto a vivere in un ambiente sano. Si tratta di uno strumento innovativo per stimolare i giovani ad analizzare con spirito critico vicende o eventi che hanno avuto o continuano ad avere conseguenze, impatti o danni ambientali su luoghi o comunità. E farsi così portavoce di un messaggio importante: la salute dell’ambiente e delle comunità deve essere un diritto universalmente riconosciuto, in tutti gli Stati e a tutte le latitudini.

Raccomandazioni per i programmi scolastici

Lo scambio ed il confronto tra istituzioni, insegnanti e ONG dei paesi europei aderenti su come integrare la giustizia ambientale nei curricula scolastici è stato al centro di tre convegni internazionali tenutisi a Milano, Tartu e Sintra. Il risultato è stata l’elaborazione di un documento di raccomandazioni sull’inclusione degli argomenti di giustizia ambientale e climatica nei programmi scolastici, che saranno diffuse a livello europeo.

Tutti questi strumenti e iniziative hanno un obiettivo comune: fare in modo che le nuove generazioni sviluppino il diritto (e il dovere) all’informazione, alla conoscenza e alla partecipazione. Perché condividiamo tutti lo stesso mondo, ed è l’unico che abbiamo. Non possiamo permetterci di non prendercene cura.

 

Testo di Camilla Macchioni, Istituto Oikos Onlus

Fonte: Climateranti.it

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