Subito prima dei lavori del meeting di Perugia del 9 e 10 Ottobre scorsi c’è stato un incontro tra Maurizio Pallante e Chris Carlsson.
Chris Carlsson è conosciuto soprattutto come il padre di “CriticalMass”, quel fenomeno di adunate periodiche di ciclisti urbani che, intasando le vie delle grandi città di tutto il mondo, stimolano a ripensare la mobilità urbana e non solo. “Noi non fermiamo il traffico, noi SIAMO il traffico” è una delle frasi chiave dei ciclisti di Critical Mass per affermare che il modello di vita (urbana e non) va rivisto con una inversione a 180° del modello attuale.
L’ultimo libro di Carlsson non a caso ha il titolo “NowUtopia” (Shake ed. Milano), perché analizza dentro, e soprattutto oltre la metafora ciclistica, la presenza negli USA e in tutto il mondo di isole di stili di vita alternativi. Il sottotitolo di “NowUtopia” dice: ”Come il ciclismo creativo, l’orticoltura comunitaria, la permacoltura, la galassia P2P e l’ecohacking stanno reinventando il nostro futuro”.
Il suo libro, infatti documenta e analizza svariate esperienze di “Utopia adesso” per illustrare come il cambiamento nasca da dentro ognuno, magari anche senza essere pienamente consapevoli del grande significato politico del proprio stile di vita. Da queste isole di pratiche e progetti alternativi nasce un arcipelago che anche nelle sue connotazioni di ricerca tecnologica e culturale ha importantissime affinità con la Decrescita felice.
Basti citare un passo dell’introduzione: “Mentre il capitalismo prosegue nell’incessante spinta a recintare ogni centimetro quadrato del globo all’interno della sua logica monetaria e di mercato, cercando al contempo di colonizzare i nostri pensieri più intimi e controllare desideri e comportamenti, stanno emergendo nuove pratiche che ridefiniscono e aprono spazi di imprevedibilità. Invece delle tradizionali forme di aggregazione politica, come sindacati o partiti, gli individui si raccolgono attorno a progetti concreti. Raramente queste nuove configurazioni emergono da luoghi di lavoro o aree specifiche. E’ altrettanto raro che i singoli partecipanti concepiscano i progetti esclusivamente in termini politici, essenzialmente perché l’idea della “politica” è stata colonizzata dalle campagne di propaganda proprie della democrazia elettorale. I temi quotidiani del vivere, del fare, di come definire e affrontare i bisogni, sono tendenzialmente ritenuti estranei alla formale attività politica. Tuttavia (…) tutte le attività “nowutopian” sono profondamente politiche.”
Dopo essere stato intervistato da noi in preparazione del Forum Sociale Mondiale di Belèm, http://www.youtube.com/watch?v=PxPnzAlvieo Carlsson ha voluto conoscere più da vicino la “Decrescita felice” e nei giorni scorsi ha potuto incontrare Maurizio Pallante alla vigilia dell’incontro di Perugia.
Nel suo blog www.nowtopians.com ha descritto l’incontro terminando così: “Abbiamo trovato una grande quantità di terreno comune e sono stato molto contento di avere l’occasione di sentirlo parlare, e discutere i suoi pensieri, spero che possiamo continuare lo scambio, nel corso degli anni a venire.
Forse presto una “Happy Degrowth” in edizione americana? Certo una delle sensazioni che Chris ci ha lasciato è stata quella del grande opprimente potere che si trova a fronteggiare ogni giorno chi negli states sta cercando di vivere la sua utopia.

Sulla macchina che ci portava a Perugia vedevamo Maurizio e Chris scambiarsi idee, appassionati e sereni come due bambini con le barbe bianche e ci veniva in mente che casualmente, forse no, entrambi hanno voluto il simbolo dell’ape sui loro libri.
 

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