Riprova sociale: Le persone, in media, tendono a ritenere maggiormente validi i comportamenti o e le scelte che vengono effettuati da un elevato numero di persone. È il fenomeno psicologico-sociale alla base della diffusione delle “mode”.
Dissonanza cognitiva: teoria basata sull’assunto che un individuo mira normalmente alla coerenza con se stesso.

In un mondo che ci chiede a gran voce di cambiare le nostre abitudini, è necessario interrogarsi sui meccanismi stessi del cambiamento e su che cosa lo possa rendere più facile oppure ostacolarlo, a livello individuale e collettivo. Modificare i propri comportamenti e le proprie credenze per andare verso una vita differente è un processo che non tutti vivono come un’avventura emozionante. Al contrario, nella parola stessa “cambiamento” sono insite numerose paure, prima fra tutte quella delle incognite. In quanto esseri umani, siamo mossi da un innato bisogno di sicurezza, a cominciare dalla sicurezza di non andare incontro a sofferenze fisiche e/o psicologiche.

Se vuoi cambiare la tua vita in vista di un obiettivo importante, tuttavia, ci sono due forze che penso dovresti conoscere, soprattutto perché possono condizionare ogni istante della tua vita, che tu lo voglia o no. Due forze che, congiunte, possono portare alla salvezza o alla rovina tanto un singolo individuo quanto una intera società: la riprova sociale e la dissonanza cognitiva.
Riprova sociale. Con chi fai squadra?

Se sei vivo, credimi, sei in squadra con qualcuno. Con la tua famiglia, con i tuoi colleghi, con un partito politico, con un insieme di persone che condividono le tue idee, poche o tante. E se questo avviene è probabilmente anche a causa del fenomeno della riprova sociale, individuato e descritto sapientemente dallo psicologo sociale Robert Cialdini.

Tutti noi tendiamo a seguire la tendenza dominante in un determinato gruppo, c’è poco da fare. Nessun uomo è un isola e perfino il più convinto anticonformista segue una moda, quella degli anticonformisti simili a lui! Questo per dire che è difficile ragionare completamente con la propria testa. Facile sperimentare l’effetto trascinante della riprova sociale. Basta unirsi a un folto gruppo di persone unite da un obiettivo comune, ad esempio in un corteo politico, o allo stadio, o in un seminario “motivazionale”, perché  no? Sentire che tutti insieme ci si muove nella stessa direzione, trasmette un senso di sicurezza e benessere psicologico che può indurci a prendere decisioni tanto buone quanto cattive, ma comunque influenzate dalla riprova che avvertiamo intorno a noi: la riprova sociale appunto. Come spiegare altrimenti tutte quelle strane, per non dire “discutibili” abitudini che abbiamo accettato di prendere negli anni? Come quali?  Tutte quelle che stanno ci stanno portando all’autodistruzione, ad esempio, perché “tutti fanno così” e quindi così deve essere giusto. Fumare? Per anni la riprova sociale ha avvalorato questa abitudine, e quindi giù tutti a fumare, anche se le sigarette hanno sempre avuto un gusto orribile. Fare la coda tutta notte per comprare al day one l’ultimo modello di iPhone? Accettabile solo in un contesto di relativa riprova sociale. Prova a farlo da solo e a non sentirti un perfetto imbecille.
Dissonanza cognitiva. Sei d’accordo con te stesso?

La dissonanza cognitiva è una teoria basata sull’assunto che un individuo mira normalmente alla coerenza con se stesso. In sostanza, quando entriamo in conflitto con noi stessi, soprattutto in merito a questioni che per noi rivestono una notevole importanza, sperimentiamo una terribile sensazione di disagio e la nostra mente, di conseguenza, tende a eliminare le contraddizioni.

È proprio vero: una delle forze più irresistibili della psicologia umana è il bisogno di sentirsi coerenti con se stessi.

C’è un limite massimo di dissonanza cognitiva che siamo in grado di sopportare in relazione a ciò che più conta nelle nostre vite ed è quindi normale che sentirci combattuti su questioni che consideriamo importanti ci faccia soffrire. La conseguenza è che istintivamente cerchiamo di risolvere il conflitto dentro di noi. Come? Cambiando il nostro ambiente (es: me ne  vado), cambiando comportamento oppure cambiando idea.

E molto spesso ci è più facile cambiare idea che comportamento e/o ambiente. Accade come per miracolo. Ciò che un tempo ci sembrava intollerabile diventa a un tratto sopportabile e poi perfino accettabile. Sì, perché cambiare comportamento è molto più complicato che cambiare semplicemente opinione.

Ma di solito è cambiare il nostro ambiente e le nostre azioni che ci garantisce i migliori risultati a lungo termine, anche se sul momento ci impone uno sforzo maggiore.
Conformismo distruttivo. L’erba preferita dai pecoroni.

L’effetto congiunto della riprova sociale e della dissonanza cognitiva può produrre il foraggio preferito dai pecoroni, il conformismo distruttivo. Si verifica quando una o più persone adottano comportamenti che producono enormi svantaggi e, ciò nonostante, non muovono un dito per modificarli. Perché? Perché tutti fanno così (riprova sociale) e perché, dopotutto, “non  sono svantaggi tanto grandi” … (in realtà pensavano che lo fossero ma sono portati a risolvere la dissonanza cognitiva cambiando idea).
E adesso scegli. Pecorone o…

Occhio a come ragioni e a quali forze stanno influenzando i tuoi pensieri. Pensare con la propria testa è molto più difficile di quanto credi e può sottoporti come minimo al disagio di dover scegliere: camminare con gli altri o, gradualmente, imboccare nuove strade in cui potresti trovarti a camminare accompagnato esclusivamente dalla speranza che altri ti raggiungano un giorno, seguendo la propria bussola interiore.
Un gruppo più esiguo di quello che hai lasciato.
Un gruppo di uomini e donne disposti a mutare ambiente e comportamento, ma non ciò che ritengono giusto per sé, per gli altri e per un mondo in difficoltà.
Che ci chiede di cambiare.

di Flavio Troisi

Fonte: Blog di Flavio Troisi

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