Il declino delle api sta causando gravi danni economici e produttivi all’apicoltura e all’agricoltura. L’importanza degli insetti impollinatori viene ora difesa dagli apicoltori e dagli agricoltoriche si sono uniti in una vera e propria alleanza persalvare le api e che hanno deciso di appoggiare la campagna di Greenpeace al riguardo.

L’alleanza europea per salvare le api e l’agricoltura comprende non soltanto ambientalisti e associazioni per i diritti umani, ma anche gli stessi addetti ai lavori. Si tratta di salvare questi settori produttivi fondamentali dalla minaccia dei pesticidi nocivi per gli insetti impollinatori.

Il Coordinamento Apistico Europeo Bee Life si è schierato ancora una volta contro l’operato delle maggiori multinazionali produttrici dei pesticidi killer delle api. Si tratta dei soliti nomi noti: Bayer, Basf e Syngenta. Le aziende interessate cercherebbero di sfuggire alle accuse imputando la moria delle api a fattori ben differenti dall’impiego di sostanze nocive per gli insetti in agricoltura: dalla malnutrizione al parassita Varroa.

Il divieto parziale dell’impiego di 3 pesticidi neonicotinoidi nocivi per le api stabilito di recente dall’Unione Europea non riesce a garantire gli effetti sperati. Ora apicoltori, agricoltori e associazioni richiedono una messa al bando totale dei pesticidi killer delle api e maggiori controlli sul loro impiego per le piante ornamentali in vendita sul territorio europeo.

L’associazione europea per salvare api e agricoltura si è espressa forte e chiaro nella giornata di oggi in occasione delle assemblee generali di Syngenta e Bayer. La richiesta rivolta alle due società agrochimiche riguarda l’ammissione delle proprie responsabilità nel declino globale delle api. Le multinazionali stanno agendo per contrastare i divieti imposti a livello europeo contro i pesticidi neonicotinoidi.

Difficilmente le aziende cederanno il passo e ammetteranno le proprie colpe. La speranza maggiore riguarda un intervento dall’alto, con la messa al bando totale da parte dell’Europa delle sostanze agrochimiche pericolose per le api. Secondo Francesco Panella, apicoltore e presidente di Bee Life:

“E’ vergognoso come Syngenta, Bayer e Basf stiano cercando di convincerci che il declino delle api è causato da Varroa, malnutrizione o qualsiasi altro fattore al di fuori delle loro responsabilità. Nel frattempo, continuano a vendere pesticidi killer delle api e adattaccare le disposizioni comunitarie a tutela degli impollinatori. Questo è un atteggiamento ipocrita, egoista e miope”.

Sarebbe dunque giunto il momento di un vero e proprio rinnovamento per l’agricoltura – o meglio di un ritorno al passato, con la riscoperta di tecniche naturali per la difesa delle coltivazioni, da migliorare grazie ai mezzi a disposizione al giorno d’oggi. Apicoltori e agricoltori uniti per difendere le api chiedono in conclusione di passare dalle attuali pratiche agricole intensive e dipendenti dalla chimica a sistemi compatibili con la biodiversità e l’apicoltura.

Marta Albè

Fonte: Greenbiz.it

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