Caro direttore, nel Comune di Milano si nasconde un incendiario molto più pericoloso di quel Nerone dell’Impero romano: si tratta della giunta terroristica milanese che, essendosi emancipata nel male, non usa il fuoco per distruggere. Le fiamme, pur se devastanti, una volta spente si estinguono senza lasciare traccia sull’autore dello scempio. E ciò risulterebbe deprimente per gli abitanti dell’inferno comunale che, non potendo dire quello scempio l’ho fatto io, hanno ben pensato di firmare i nuovi sfaceli con una colata di cemento che non avrà precedenti nella storia.

Pare che Milano abbia perso più di 700.000 abitanti negli ultimi anni (perché le condizioni di vita sono troppo costose, non adatte alle coppie giovani con bambini che crescono asmatici e allergici in una città inquinata oltre ogni norma, poverissima di verde e quel poco di bellezza rimasta ha già un piede nella fossa), perciò non si capisce la velleità del Comune di Milano (sindaco, giunta e consiglieri di maggioranza) di preventivarne il ritorno di circa mezzo milione, se non per soddisfare i bisogni degli investitori immobiliari, considerando inoltre che il tipo di costruzioni non sono alla portata della maggioranza delle persone che vivono di stipendio.

È così che coi lineamenti di Ligresti, la giunta ci mostra il suo nuovo spaventoso sembiante: con la scusa di salvare l’economia, il Comune ha deciso di rendere edificabile gran parte del Parco Sud. Ma non basta. L’inghippo è molto più diabolico. L’edificabilità del Parco Sud sarà virtuale. Ma cosa significa? Milano è stata così assassinata che forse sarebbe indecente e vergognoso da parte del Comune rendere edificabile ciò che, per gli spazi ormai ridotti all’impossibile, non potrebbe essere edificabile. Per cui urge una legge per continuare a distruggere. Ecco perché si è deciso di rendere edificabili milioni di metri cubi dividendoli in tanti mattoncini pari ad occupare gran parte del Parco Sud e metterli in banca come dei lingotti d’oro. Che a piacere se ne possono prelevare tanti quanti ne servono per la costruzione di un nuovo mostro, non necessariamente al Parco Sud, anche in Piazza del Duomo, visto che la legge lo permetterebbe.

L’ambigua banda comunale si difende col dire che il Parco Sud sarà sì edificabile ma rimarrà agricolo. Ma allora perché renderlo edificabile vi domanderete voi milanesi. Perché quando spunterà il nuovo “albero di 200 piani” in Piazza Castello e qualcuno dovesse reclamare, il Comune gli risponderà: “C’è un decreto che dice che noi possiamo lapidare Milano fino all’ultimo metro di edificabilità. E, siccome la cubatura a nostra disposizione, è grande come il Parco Sud, noi lapidiamo”.

Fonte: La Repubblica – ripreso in www.dongiorgio.it

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