La Valpolicella è una fucina di idee, laboratori, esperienze.  Nascono gruppi ed iniziative ante-literam, come l’orto collettivo GirOrto.  Nasce in aprile del 2011 dal desiderio di famiglie e bambini di fare una esperienza di Decrescita Felice pratica coltivando insieme. Il gruppo identifica una azienda che da a disposizione terra ed attrezzature in cambio della metà del prodotto. Una sorta di mezzadria sociale. Cominciano dunque a seminare con bambini, i quali coinvolgono amici, altri genitori, nonni e parenti. In breve l’attività diviene un luogo di ritrovo fisso durante la settimana, dove liberare il tempo. Si comincia ad incontrarsi anche nel fine settimana, per passeggiate in montagna, semine notturne al chiaror di luna, letture sotto i ciliegi in fiore e poppate di neonati. Vita che si sposta, dunque, non più solo singola attività, ma anche e soprattutto ritrovo in un ambiente libero e naturale, quale “il Girotto”.

Poi, dopo i giochi di semina, comincia la produzione vera e propria, di zucchini, pomodori, peperoni, verze, porri, insalate. Tutti prodotti dalla terra con pratiche più che sostenibili, come la consociazione di piante efficace per l’effetto repulsivo verso molte tipologie d’insetti e pochissimi trattamenti e tutti naturali, come il macerato di ortiche, la birra per le lumache. Solo un’insetto ha la meglio: la dorifera, che, spostandosi dalle patate in fiore sulle piante di melanzane, ne frena lo sviluppo dei frutti. Poco male: fa parte delle regole della natura perdere qualche prodotto in ambiente naturale. Importante, ribadisce il gruppo genitori, che nella bilancia pesino maggiormente gli aspetti positivi.

Dopo la raccolta comincia la fase di trasformazione delle conserve e di sperimentazione con prove di conservazione di germogli (di piante già raccolte), come i finocchi, ad esempio, o le verze. Ne nascono prodotti in agrodolce e sottolio da leccarsi i baffi.

L’inverno interrompe momentaneamente le attività del gruppo, ma non quelle delle piante, che rallentano la fase vegetativa solo momentaneamente, per riprenderla a fine inverno, arrivando al fiore ed ai semi. Quest’anno la magia è vedere piante seminate, anche per gioco, anche assieme a decine di altre piante, si riproducono e donano la propria semente alla terra o, a manine desiderose di conservare il bene prezioso chiamato dai nostri nonni “creansa” . Quante volte abbiamo sentito frasi come : “nol ga creansa”, ovvero non ha modo di fare, non ha rispetto. “L’approccio che questi bimbi hanno con la natura e con il cibo è arricchito moltissimo”, assicurano i genitori, “sia nella comprensione dei cicli vegetativi, del respiro della terra, che nella consapevolezza della fatica necessaria per ottenere qualcosa di vero di reale”. Del gusto non ne parliamo. “Ora non li freghi più col supermercato” confessa una mamma auto-ironica.

Il GirOrto ha voluto quest’anno fare un passo ulteriore: condividere, allargare e lanciare nuove proposte. Domenica primo luglio si potranno conoscere giovani e meno giovani  contadini  a Girortolando, la festa degli orti collettivi. E’ un momento d’incontro e conoscenza delle realtà degli orti collettivi, in grande espansione e non solo in Valpolicella. Il programma è ricco ed articolato. Si apre col  ritrovo alla baita Biancari, sopra Girotto,  del “gruppo camosci” alle ore 8,00 i camminatori del circuito che attraversa il  ponte tibetano, per passare nella scaletta alla inoculazione della nuova fungaia alle ore 9,00 proposta dai “bambini contadini”. Alle 10,30 ilgruppo del baratto attivano  lo scambio di oggetti, giocattoli, libri e quant’altro portati da casa. Il tramite per gli scambi è lo scec, buono locale agreste, somigliante alla cartamoneta. Più porti più scambi è il motto del gruppo organizzativo. Alle 12,30/13,00 verrà servito il pranzo, rigorosamente con le verdure del GirOrto, impasti “casalini” delle famiglie e cottura in forni professionali, nei forni della pizzeria/ristorante Ai Torcoli di Marano per le torte salà con prodotti a metri zero e del RistorArte Gran Can di Pedemonte per le crostate di ciliegie.  L’antipasto, ancora una volta realizzato a casa, sarà di ciliegie in agrodolce. L’aperitivo è preparato da Slow food ed include sambuco, vino locale rosè e .. acqua del sindaco. Slow Food sarà presente anche con giochi di gruppo. Il vino è prodotto a consumo interno da un gruppo di sei aziende, le quali, a seguito dei corsi sulla viticoltura sostenibile organizzati da Associazione Terra Viva, hanno messo assieme le uve producendo un vino collettivo. Un bel segnale dalla molteplice lettura per i viticoltori della zona. Infine, al pomeriggio il Centro Educazione Ambientale ci intrattenerà con la costruzione di castelli di cartone e l’Associazione Arte Entropia Zero installerà spaventapasseri d’arte. Il caldo si farà sentire sicuramente, ma non vi preoccupate, l’ambiente è fresco e l’Associazione Valpolicella 2000 ha contribuito nella logistica ed aiutato i genitori del GirOrto a montare un amplio tendone.

I ristoratori potranno assaggiare ciliegie ed altra frutta sotto sale ed in salamoia, adatte alla cucina: prodotti particolarissimi e di esclusiva elaborazione del GirOrto!

Vi aspettiamo: portate una copertina da stendere sull’erba, tante cose da scambiare e molto appetito. Per il pranzo la segnalare a Francesco Badalini al numero 340 4915732

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