Una canzone, un’immagine, un odore smuovono spesso un qualcosa di indefinito “di dentro”. A vari livelli si tratta di un’esperienza comune, prima o poi, ad ogni essere umano, senza distinzioni di alcun genere. Potremmo definirlo, sbrigativamente e in modo superficiale, come “sentimentalismo”, eppure… Eppure all’interno di questa esperienza si cela un significato profondo. E la parola esatta per definire quel misto di vaga percezione d’aver perso irrimediabilmente un qualcosa, di una triste tenerezza dove le lacrime si mescolano al sorriso, è “nostalgia” .

“Nostalgia” deriva da “nostos” (ritorno) e “algos” (dolore).

La sua prima espressione letteraria l’abbiamo incontrata tutti nella vicenda di Odisseo/Ulisse, con la sua tensione verso il ritorno a Itaca. Un altro greco, secoli dopo, ha ben espresso, cogliendolo appieno, il senso di questa spinta che risale da lontani recessi del nostro sentire:

Sempre devi avere in mente Itaca

raggiungerla sia il pensiero costante.

Soprattutto non affrettare il viaggio,

fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio

metta piede sull’isola, tu, ricco

dei tesori accumulati per strada

senza aspettarti ricchezze da Itaca

Itaca ti ha dato il bel viaggio,

senza di lei mai ti saresti messo

sulla strada, che cos’altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca

ti avrà deluso.

Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso

già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.”

(K. Kavafis)


E’ stato detto: “Dove si torna? Sempre a casa”.

Ecco perché abbiamo tutti nostalgia dell’amore, del passato, di luoghi, della rivoluzione… In realtà aspiriamo a riottenere il nostro Paradiso Terrestre, lo stato edenico di unità e perfezione,

E’ una esigenza che, in chi la vive con maggior forza e consapevolezza, spinge a diventare viandante/pellegrino, a mettersi in cerca.

In cerca di un senso, delle cose e della vita, del loro fondamento ultimo.

Ogni forma sapienziale e/o religiosa racconta di questo percorso.

Anche la Decrescita Felice è parte di questo arazzo e, in un sogno lucido, aspira ad un mondo in perfetto equilibrio, giusto nei confronti di tutti i viventi e delle generazioni future. perché solo questa aspirazione, questo sentire, dona un senso all’agire di tutti noi che, lungo una strada in cui scarseggiano le indicazioni,ricerchiamo una meta, individuale e generale allo stesso tempo.

Su iniziativa di alcuni iscritti MDF è nato il gruppo tematico Spiritualità per esplorare gli aspetti spirituali, filosofici e anche artistici connessi alla Decrescita Felice. Se anche tu vuoi camminare assieme a noi lungo questo sentiero scrivi all’indirizzo: info@decrescitafelice.it

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