Invece di effettuare un prelievo fiscale puro e semplice (patrimoniale), Massimo Borsetto (Mdf Bergamo) propone di trasformare i prelievi fiscali sui patrimoni in investimenti nell’efficienza energetica, soprattutto per gli enti pubblici. In questo modo il prelievo è temporaneo, di scopo e fruttifero. Mi sembra un’ottima idea. E un passo in avanti nell’elaborazione di un progetto politico da suggerire a chi andrà nelle istituzioni. (Maurizio Pallante)

Introduzione

Alla politica e al suo consenso spetta di determinare se sia opportuno richiedere un addizionale sforzo ai cittadini di più alto censo in questi tempi di crisi. Nel seguito è tratteggiata una particolare modalità che per alcune sue caratteristiche può riscuotere, se non consenso, almeno una maggiore accettabilità rispetto a una tassazione patrimoniale o anche all’acquisto forzoso di titoli di stato.

L’idea è di coniugare investimenti virtuosi con investimenti obbligatori di cittadini italiani, selezionati su base patrimoniale.

Caratteristiche desiderabili

Caratteristiche di investimenti virtuosi sono contemporaneamente:

Virtuosità contenutistica

– favorire soluzioni produttive e tecnologiche che migliorano l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale dei processi ovvero ridurre lo spreco di risorse

– produzione di beni  e lavoro utile

Di ciò sono esempio il miglioramento dell’isolamento termico delle costruzioni esistenti o l’utilizzo di sorgenti a bassa entalpia.

Virtuosità economica

– assicurare un tempo di ritorno dell’investimento, ragionevole

– assicurare un rendimento, pur calmierato

Sono da prevedersi misure atte ad assicurare un basso rischio di investimento

Virtuosità istituzionale

– non pesare “di fatto” sul bilancio dello Stato

– assicurare allo stato benefici indiretti

Benefici indiretti possono considerarsi:

– riduzione delle emissioni di co2 o altri inquinanti, a breve e a lungo termine

– miglioramento della bilancia di pagamenti con l’estero, a breve e a lungo termine

– riduzione della disoccupazione, a breve e forse a lungo termine

Facilitazioni fiscali

Lo stato concede facilitazioni , in particolare fiscali, nella misura in cui l’iniziativa riesce a stimolare nuove attività, commisurandole al massimo a un mancato incremento dell’ entrata fiscale.

Il contributo non deve snaturare le caratteristiche economiche degli investimenti.

Ruolo dello stato

Lo stato deve restare marginale rispetto alle iniziative assicurando però una sorveglianza efficace del perimetro delle regole Deve poi evitare l’inutile e oneroso allungamento dei tempi del progetto.  Si veda anche il ruolo di destinatario.

Determinazione dell’importo obbligatorio

Il contributo di investimento obbligatorio viene calcolato su base patrimoniale dove questa è valutata attraverso una opportuna ponderazione tra i tipi di asset ( fondiari, immobiliari, industriali,finanziari, beni ereditari recenti).

Destinatari dell’investimento

L’investimento obbligatorio è aperto a finanziare progetti su beni di proprietà di soggetti differenziati. Questi soggetti sono indotti a collaborare da vantaggi a lungo termine.

La via principale è il risparmio conseguibile nella vita residua dell’investimento dopo che capitale e rendita sono state assicurate all’investitore; da considerare anche la rivalutazione immobiliare. Lo stato appare un destinatario naturale e capiente.

Attrazione dell’investimento

Lo stato si offre opportunamente sul mercato per attrarre investimenti su proprie strutture ( scuole ,uffici,ospedali); può fornire garanzie all’ investimento e ulteriori marginali vantaggi fiscali ( ad esempio esenzione dei capitali da tassa di successione per la durata dell’ investimento).

I privati, con opportuna valutazione del beneficio residuale, possono offrire garanzie per loro onerose o contribuzioni all’investimento.

Modalità dell’investimento

Sotto opportune maggiorazioni di cautela o forte sconto, sono da considerarsi di pari diritto, anche se marcatamente diversi, l’auto-investimento ( intervento su immobili di proprietà dell’investitore) e la donazione a fondo perduto a progetti che abbiano come beneficiario lo stato [per esempio 130% per la maggiorazione, 90% per lo sconto].

Gli investitori possono unirsi in  impresa , agire in proprio o finanziando terzi.

Analogamente istituti di credito o altri operatori (ESCO) possono finanziare progetti come richiestogli dal normale mercato e offrire cedole da far valere quale contributo obbligatorio da parte di eventuali interessati a fornire capitale.

Recente proposta di associazioni industriali si proponeva di gestire iniziative simili verso le proprietà dello stato .

Le associazioni (anche di categoria) che si riconosco nei principi di virtuosità contenutistica di cui sopra potrebbero rivestire ruoli di intermediazione tra investitore e destinatari privati.

Durata dell’iniziativa

La fase contributiva deve essere sufficientemente lunga, diluita nel tempo,  per favorire la pianificazione sia dal lato del capitale di investimento e sia della struttura produttiva e commerciale nazionale. E’ possibile che una durata prossima a quella dei tempi di ritorno dell’investimento tipico sia favorevole alla creazione di un circolo virtuoso.

ing. Massimo Borsetto
Circolo MDF di Bergamo

2 thoughts on “Se patrimoniale deve essere…”

  1. Certo, ci vuole la patrimoniale a quel 10% di italiani che possiede il 50%! Nessuno deve quadagnare milioni, la troppa ricchezza è un furto e deve essere illegale

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