Uno dei problemi maggiori dell’alimentazione moderna è il sempre minor consumo di alimenti vegetali crudi, che hanno rappresentato l’alimento principale dell’uomo dalla sua comparsa sulla terra fino alla metà del secolo scorso. Il nostro apparato digerente, infatti, è molto più adatto a digerire e metabolizzare cibi crudi che cotti.
Purtroppo, l’uso di prodotti di sintesi in campo agricolo e il sempre più massiccio ricorso a processi di raffinazione ha contribuito al progressivo impoverimento nutrizionale della maggior parte degli alimenti. Uno sbilanciamento di vitamine, minerali ed enzimi, causato da agenti chimici di sintesi, inquinanti, stress e cattiva alimentazione, è alla base di numerose patologie. I vegetali verdi possono costituire in questo senso una vera e propria ancora di salvezza per la nostra salute. Viktoras Kulvinskas, nel suo libro Survival into the 21th century, sostiene che consumare succhi di erbe verdi potrebbe essere addirittura l’unico modo per sopravvivere ai disastri ecologici.

Dopo le scoperte sulle proprietà benefiche dell’erba di grano, un altro cereale che si è imposto all’attenzione di scienziati ed esperti è ilTriticum aestivum,meglio conosciuto come… orzo. Numerose sono le proprietà nutrizionali del succo ricavato dall’erba di questo cereale. Il primo a parlarne è stato Yoshihide Hagiwara, medico e farmacista giapponese che negli anni ’70 si è dedicato allo studio di oltre 200 piante, individuando proprio nel’erba d’orzo la specie più ricca di proprietà benefiche.

Come si ricava il succo

Per cercare di mantenere inalterate le proprietà del suo succo fresco si ricorre a una tecnica particolare. Il ce- reale, generalmente prodotto in zone e terreni incontaminati, viene raccolto nella fase diaccestimento, ovvero prima della formazione del fusto, momento in cui la concentrazione di nutrienti è più alta.

Nell’arco di 2-3 ore dalla raccolta vengono completate le operazioni di lavaggio e disidratazione tramite spruzzo di aria a bassa temperatura: in questo modo tutte le proprietà enzimatiche restano attive. La cellulosa di scarto viene poi riutilizzata come fertilizzante naturale.

La polvere così è pronta per essere utilizzata: basta aggiungerne un cucchiaio in un bicchiere d’acqua per ricreare un succo verde dal leggero sapore di spinaci freschi e naturalmente privo di glutine.

Una sinergia di principi vitali

Punto di forza di questo alimento è l’alta presenza di vitamine, sali minerali, proteine, aminoacidi ed enzimi, che agiscono in sinergia: questa la sostanziale differenza rispetto a un comune integratore multivitaminico. L’erba d’orzo è infatti ricca di vitamine del gruppo B, ferro, calcio, vitamina C, clorofilla, potassio, zolfo, magnesio, acidi grassi essenziali e oligoelementi come zinco, rame, cromo.

In particolare, la vitamina C facilita l’assorbimento del ferro, il rame ne consente il fissaggio nell’emoglobina; calcio e piridossina (vitamina B6) contribuiscono insieme all’assorbimento della vitamina B12; il magnesio mobilita correttamente il calcio nelle ossa e trattiene il potassio nelle cellule; le proteine hanno un alto valore biologico anche grazie alla presenza di aminoacidi (acido linoleico, valina, leucina, fenilalanina), che ne attivano le funzioni. Infine, la presenza di enzimi catalizza le funzioni metaboliche cellulari

One thought on “Le virtù dell’erba d’orzo”

  1. solo una precisazione: il triticum aestivum è il grano tenero, mentre il nome scientifico dell’orzo è hordeum vulgare.

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