Non importa quanti anni tu abbia, perché tu sia qui e da dove tu stia ascoltando queste parole.

Tu fai parte della generazione che cambierà il mondo.

Non lo dico per retorica. Ne sono sicuro e lo ripeterò a lungo.

Ne sono sicuro perché siamo una generazione che non ha alternativa.

Perché un trentenne, una ventenne di oggi non ha la possibilità di immaginarsi nei prossimi dieci anni. Perché ogni giorno ci viene detto di studiare sodo, di lavorare sodo… ma non c’è un posto per noi nel futuro che ci state lasciando!

Questo fa paura, lo so, ma è anche la nostra più grande forza.

Per questo cambieremo il mondo, o vivremo tentando.

 

Ho la fortuna di viaggiare per l’Italia per attivismo, e ovunque vada trovo persone consapevoli, persone che hanno capito che avanti così non si può andare, persone che si organizzano e sperimentano ovunque modi nuovi e mondi nuovi.

C’è un intera generazione in fermento che aspetta il proprio momento. E questo momento è ora.

Abbiamo un dovere.

Dobbiamo accettare la sfida più grande, più bella, e più spaventosa che una generazione possa avere davanti: quella di creare un mondo diverso, felice, giusto e in equilibrio con l’ecosistema.

 

Per questo abbiamo bisogno di creare una narrazione nuova, lontana dall’ideologia del consumismo, del denaro e della crescita infinita.

E allora diciamolo!

Diciamolo che la felicità e il benessere non dipendono dal PIL…

Che si può mangiare cibo anche se non passa da un industria, anzi, che è meglio che non passi da un’industria…

Che si può coltivare senza desertificare il terreno…

Che si può mangiare meno carne, prendere meno aerei ed essere comunque felici…

Che si può stare insieme anche senza scambiare denaro…

Che potremmo autoprodurre di più, riusare di più, riparare di più…

Che potremmo tutti lavorare meno, lavorare meglio e lavorare tutti se uscissimo da logiche produttivistiche insensate…

Che la nostra società può fare a meno degli sprechi di energia, di cibo e di prodotti di consumo…

Che abbiamo bisogno di case e trasporti più efficienti…

Che vorremmo più bici, più alberi e meno SUV nelle nostre città…

Che stare a scuola non serve a nulla se non prepara ad affrontare le sfide del futuro!

 

Questo orizzonte è talmente bello che vale la pena tentare.

Non per salvarci la vita, ma per creare qualcosa di bello.

A partire da questo momento.

 

 

Michel Cardito

27.09.2019 III°Global Climate Strike

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *