Gentile  Presidente,
mi permetto di scriverLe, come imprenditore e come associato al sistema confindustriale, in relazione alle decisioni strategiche che il nostro Paese e la nostra Associazione stanno prendendo in merito allo sviluppo del nucleare in Italia.
Per altro, oltre ad essere direttamente coinvolto nei temi energetici in quanto la mia Società opera nel settore della produzione di energia termica ed elettrica, Le scrivo in rappresentanza  di  uno specifico “Think tank” che annovera ad oggi circa 1.100 iscritti e che opera attraverso un dominio su Facebook.
Il quotidiano Il Sole 24ore ha riportato, in data 16 dicembre, alcune Sue dichiarazioni rilasciate durante il Supply Chain Day, evento durante il quale lei avrebbe dichiarato che “Il Nucleare rappresenta per le imprese Italiane una grande opportunità, ma ora basta ritardi e bizantinismi”.

Avendo approfondito la tematica, ritengo che, per i motivi che di seguito mi permetterò di evidenziarLe, il nucleare non possa rappresentare una reale opportunità per la gran parte delle imprese italiane, molte delle quali fanno parte del nostro sistema associativo confindustriale. Mi riferisco chiaramente alle centinaia e migliaia di piccole, medie e grandi imprese che, non essendo coinvolte nella possibile realizzazione dei futuri lavori di costruzione delle centrali nucleari, vedono l’atomo esclusivamente come un’alternativa energetica capace di garantire loro la certezza di approvvigionamento di energia elettrica ad un costo più basso dell’attuale.
A parziale esemplificazione di quanto sopra, ritengo che l’energia elettrica prodotta da fonte nucleare :

• Non aiuterà le imprese ad avere energia elettrica ad un costo più basso.
• Non aiuterà  l’Italia a svincolarsi dalla dipendenza estera.
• Non rappresenti una tecnologia migliore e più efficiente.
• Non sia l’energia del futuro
• Non sia sicura per l’ambiente e per la salute pubblica
• Non sia meno inquinante
Inoltre, mi permetto di sottolineare che

• L’Italia non ha la necessita di implementare la propria capacità di produzione di energia elettrica;
• Non è vero che è stato risolto il problema di stoccaggio delle scorie radioattive
• Una centrale Nucleare ha un fortissimo impatto ambientale e consuma elevatissime quantità di acqua
• Il futuro smantellamento di una centrale nucleare richiede tempi estremamente lunghi e diverse volte superiori al suo tempo di costruzione e di funzionamento.

Nel documento allegato troverà una specifica trattazione di ciascuno dei punti precedenti
Per quanto detto, non riesco davvero a comprendere come Lei possa dichiarare che il Nucleare rappresenti un’opportunità per le imprese e per i Cittadini Italiani.

Ritengo infatti che per tutte le imprese ed i Cittadini Italiani, i circa 32 MLD di euro di investimenti previsti (gli esperti ne stimano 64 MLD) per la costruzione degli 8 reattori di dichiarata nuova ma in effetti obsoleta tecnologia EPR, già oggi potrebbero e dovrebbero essere utilizzati in modo più efficace.

Ritengo che, stante la nota carenza strutturale di fondi a sostegno delle imprese, sia inutile ed erroneo destinare 64 MLD di euro alla costruzione di impianti che non servono a nulla (senza contare i costi del futuro decommissioning e del fondo di sicurezza) e il primo dei quali potrà entrare in funzione non prima del 2020, con una quasi certa difficoltà di approvvigionamento dell’uranio e con il problema delle scorie radioattive ancora irrisolto.

Se però Lei lo dichiara, probabilmente è perché Lei e gli Organi Direttivi di Confindustria avete informazioni diverse dalle nostre, informazioni che vi hanno portato a ritenere vantaggioso per la maggioranza delle nostre imprese un tale posizionamento del nostro sistema associativo.

Di conseguenza, a vantaggio di tutte le imprese che non parteciperanno ai lavori di realizzazione delle centrali nucleari e dei Cittadini Italiani  Le sarei molto grato se potesse esplicitarmele.

In attesa di un suo cortese riscontro.

Cordiali saluti,
                    
Ecotermica Servizi S.p.A.
Il Presidente  
Carlo Roggiero              

Savigliano, lì  24 Gennaio 2011

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