Elogio della bicicletta in occasione della seconda Giornata Nazionale della Bicicletta domenica 8 maggio.

Sì, pedalare, perché la bicicletta…
Non è solo uno strumento o un mezzo di trasporto, ma mescola sport, relax e piacere.
È una filosofia e un linguaggio, è simbolo e utopia.
È popolare e intellettuale.
È democratica e snob.
È universale e gentile.
Restituisce il piacere di un movimento che è naturale, proprio come respirare.
Fa stare bene.
È a dimensione d’uomo.
Riporta al centro di se stessi e del luogo dove si vive.
Ci fa sentire parte di qualcosa.
È memoria di quando si era piccoli e fa ritornare un poco bambini.
È l’elogio della lentezza, ma capace di regalare il piacere della velocità.
È il vento in faccia e il sudore sulla pelle.
Fa sentire di nuovo il profumo delle stagioni.
È alternativa, ecocompatibile e si parcheggia facilmente.
Ha bisogno solo di muscoli e di un po’ di forza di volontà.
Ama la leggerezza ed è silenziosa.
È semplicità, equilibrio e bellezza.
È uno strumento perfetto e tu sei il musicista.
Non ha diaframmi fra dentro e fuori.
Si muove a contatto con la terra, dentro la natura e fra la gente.
Apre al mondo, e tu lo attraversi e lui ti attraversa.
Modifica lo sguardo, stimola l’attenzione e le dà il tempo di fissarsi nel ricordo.
Allarga gli orizzonti e arriva sempre ovunque.
È una vera compagna di viaggio, capace di trasformarlo sempre in un’avventura.
È libertà e amore per la strada.
E anche se dà dipendenza come la droga, fa bene al corpo, alla mente e al cuore…

Due consigli di lettura: “Lo zen e l’arte di andare in bicicletta”, di Claude Marthaler, Ediciclo Editore per il ciclonauta e “Il bello della bicicletta” di Marc Augè, Bollati Boringhieri Editore per sognare un mondo a misura di bicicletta.
 

Fonte: www.ilreporter.com

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