Referendum sulla caccia in Piemonte: si voterà il 3 Giugno

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Ora è ufficiale: il prossimo 3 giugno, gli elettori piemontesi potranno esprimere il loro parere sulla caccia. La Giunta Regionale ha infatti approvato ieri un Decreto del suo Presidente, il quale, in ottemperanza a quanto imposto dal TAR del Piemonte, dà l’avvio alle procedure di indizione del referendum.

Acqua pubblica. Clini all’Authority: “Fuori i profitti dalle tariffe”

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Lo aveva promesso durante l’incontro del 23 febbraio con il Forum italiano dei movimenti per l’acqua e il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha inviato lo scorso venerdì all’Autorità per l’energia elettrica e il Gas e ai presidenti delle Regioni una lettera inequivocabile: “Desidero segnalare l’esigenza di dare attuazione a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, con la sentenza 26/2011, in merito all’abrogazione del comma 1 dell’articolo 154 del D.lgs 152/06, relativo all’adeguata remunerazione del capitale investito, così come stabili

La TAV costruita sui nostri corpi

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Questa notte è avvenuto un blitz militare per l’allargamento del cantiere TAV in Valle Clarea, pressi di Giaglione, Valle di Susa.
C’era un gran numero di forze dell’ordine e militari, ruspe, mezzi militari, saliti anche mentre sabato 75000 persone manifestavano pacificamente contro quest’opera assurda, inutile, dannosa, costosa. Invano.

I No Tav: “Blocchiamo la Val Susa”. Abbà, manifestazioni in tutta Italia

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L’assemblea generale dei No Tav ha deciso di “bloccare l’alta Valle Susa” per ostacolare il cambio turno delle forze di polizia che presidiano i cantieri della Tav, bloccando “a oltranza” l’autostrada e le statali. Intanto la Prefettura di Torino, dopo una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza, ha deciso che i lavori nei cantieri dell’Alta velocità andranno avanti.

Beni demaniali, tra vendite e occupazioni

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Oggi c’è un’attenzione crescente all’argomento dei beni comuni, anche sull’onda dell’esito dei referendum su acqua e nucleare (esito che speriamo venga rispettato – il che, come sappiamo, non è affatto scontato).  Ci si torna ad occupare direttamente dei beni comuni di fronte alla deriva in cui versa la politica dei partiti, i quali appaiono più attenti a conservare privilegi ed a favorire interessi particolari privatistico-clientelari o come si usa dire “di casta” che a svolgere il proprio ruolo di rappresentanza delle istanze popolari.<