Le scuse sono finite! Se non sai cos’è la decrescita o se ne hai sentito parlare ma vuoi avere un’idea più chiara di cosa significa questo termine, questo breve e simpatico video – sottotitolato in italiano dal Gruppo Tematico “Economia e Decrescita”  – fa proprio al caso tuo.

In meno di 5 minuti, la rivista online grist.org (*) (specializzata in notizie relative all’ambiente, al clima, alla sostenibilità e alla giustizia sociale) propone una “succosa”, allegra e concisa spiegazione del concetto di decrescita, necessaria e possibile per uno mondo e uno stile di vita più giusti, sostenibili e felici.

Perché la crescita, quella crescita infinita che si sta perseguendo a tutti i costi – ambientali, umani, sanitari e psicologici – contribuisce, al contrario, a generare disuguaglianza all’interno delle popolazioni, ansia, depressione e infelicità in una società totalmente dipendente dal lavoro e dal modo in cui è impostato il sistema economico e produttivo, e devastazione ambientale sempre più grave e minacciosa per tutte le specie viventi.

Il Video è stato sottotitolato in italiano da Kristel Klein, membro del Gruppo Tematico Economia&Decrescita di MDF(°).
Nonostante la cura adottata nella traduzione seguire il testo non è semplicissimo perchè il video è molto denso di informazioni, per seguire meglio i sottotitoli in italiano è possibile rallentare la riproduzione dalle impostazioni di Youtube.

Non saranno nemmeno l’innovazione tecnologica e la maggiore efficienza dei processi produttivi a salvarci. Se è vero che permettono di ottenere maggiore energia da una stessa quantità di risorse (fossili), l’energia risparmiata viene tuttavia investita in ulteriori processi produttivi inquinanti, le famiglie consumano più energia perché questa costa meno e calano anche i prezzi delle merci perché le fabbriche possono produrre usando meno combustibile. E a quanto pare, quando la gente può comprare di più, lo fa.

Risultato? Più efficienza energetica e più innovazione tecnologica portano a più produzione, più consumi, più inquinamento, più rifiuti… ma anche più insoddisfazione, più identificazione individuale nei beni materiali, più infelicità, più disuguaglianza sociale, più povertà, più insana competitività…

È ormai dimostrato che all’aumento del PIL non corrisponde necessariamente una riduzione della povertà o un aumento della ricchezza, ANZI! Come spiega il video, negli ultimi 40 anni il PIL degli Stati Uniti è triplicato, ma non per il quinto più povero della popolazione americana né per la classe media. Con l’aumento del PIL si arricchisce un misero 5% della popolazione con il reddito più alto.

Con la decrescita, invece, lo scenario economico e produttivo sarebbe totalmente diverso. Decrescere significa, tra le altre cose, ridurre il metabolismo della nostra società e rallentare il ritmo di produzione e consumi, garantendo al contempo la soddisfazione dei bisogni primari all’intera popolazione, una migliore distribuzione della ricchezza affinché nessuno sia escluso, un lavoro significativo che crei un autentico valore per la persona, la comunità e la società, e la giusta paga per tutti i lavoratori o, ancora meglio, la proprietà comune delle aziende e la coltivazione collaborativa della terra.

Decrescita significa anche valorizzare l’importanza del volontariato, fare il compost per l’orto della comunità, avere più tempo libero da dedicare a se stessi, alla famiglia, agli amici e alla creatività, autoprodurre la maggior parte dei prodotti di uso quotidiano, riducendo così la produzione rifiuti e la dipendenza dal sistema produttivo, ecc.

(*) Grist è una rivista online statunitense che riporta notizie sull’ambiente, il clima, la sostenibilità e la giustizia sociale “con abbondante intelligenza e una spruzzata di impertinenza”. Si definisce “a beacon in the smog (uno spiraglio di luce nello smog) – una testata giornalistica indipendente e irriverente e una rete di innovatori che lavorano per un pianeta che non bruci e un futuro che non faccia schifo.”

(°) Il Gruppo Tematico Economia & Decrescita MDF è nato nel giugno 2015 allo scopo di affrontare il rapporto tra Decrescita ed Economia in modo sistematico, sia a livello microeconomico (proposte economiche in ambiti specifici) che a livello macroeconomico (definizione dei parametri che possono caratterizzare uno scenario economico con un impatto ecologico sostenibile).

Unisciti a noi: Chiunque può entrare nel Gruppo Tematico, manifestando il proprio interesse e scrivendo la propria disponibilità all’indirizzo email: info@decrescitafelice.it

Per approfondire: I contributi, i modelli e gli articoli redatti dal Gruppo Tematico Economia & Decrescita MDF sono consultabili in questa sezione del sito

One thought on “Una “spremuta” di decrescita”

  1. articolo bellissimo e molto riflessivo! IL FUTURO è la decrescita. Buona vita a tutti.

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