Una contributo a cura del Gruppo Tematico Economia e Decrescita (*)

 

Draghi ha proposto al Parlamento un piano di Riforme attraverso il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che ha definito “Crescita Verde”. Crescita Verde che la stessa EEB (European Environment Bureau) ritiene priva di ogni fondamento scientifico (per approfondimenti rimando all’articolo sul “Mito della Crescita Verde”). Draghi ha elencato in modo puntiglioso e preciso tutti i punti del suo Programma. Con una sicurezza che gli deriva forse dalla sua profonda “fede” nei valori “cristiani” da un lato e nei valori “liberali-liberisti” dall’altro. Gli uni si riferiscono alla sfera del Privato e della Famiglia, gli altri alla sfera Pubblica dell’Economia, della Politica, delle Imprese. Si potrebbe definirlo un neo-calvinismo capitalista come quello di Cavour. I compiti del Governo sono due e drammaticamente intrecciati: l’emergenza Covid e la Ripresa Economica finanziata dai fondi del Next Generation EU da impiegare nella realizzazione di profonde riforme. Dice Draghi: “Siamo consci dell’insegnamento di Cavour: <<…le riforme compiute a tempo, invece di indebolire l’autorità, la rafforzano>>”. Salvando l’Economia si salva lo Stato…

 

Vediamo i passaggi più significativi del programma dal punto di vista della Decrescita:

  1. Il PNRR di Conte mantiene le sue 6 Missioni ma verrà profondamente modificato nelle sue connessioni interne. La Governance del PNRR è strettamente nelle mani del MEF (Min.Economia e Finanza in carica a Daniele Franco attuale presidente Bankitalia e da tempo stretto collaboratore di Draghi)
  2. La Transizione ecologica è affidata a Roberto Cingolani, nuovo Ministro dell’Ambiente  (in proposito vedi l’articolo di MDF disponibile qui), che assumerà la denominazione di Ministro per la Transizione ecologica, assorbendo le competenze in materia energetica allo stato attribuite ad altri ministeri, e che presiederà l’istituendo Comitato Interministeriale per il coordinamento delle attività concernenti la transizione ecologica. Roberto Cingolani, fisico delle nanotecnologie e dei materiali, Funzionario Capo alla Tecnologia e Innovazione dell’impresa a partecipazione statale Leonardo, che si occupa anche di armamenti. Il suo è un Ministero chiave per le Riforme che si vogliono conseguire (Automazione ed Economia, Formazione e Ricerca, Transizione Ecologica, PA, Salute, in una parola “Digitalizzazione”). È evidente che si punti tutto sulla Tecnoscienza, e sulla Digitalizzazione. Purtroppo questo è anche il punto su cui tutti i movimenti ambientalisti hanno il fianco scoperto. Su questo fianco scoperto si insinua il vecchio modello sociale e culturale della crescita produttiva infinita con tutta la tecnologia che si è sviluppata nel corso dei secoli. Questa tecnologia non è il prodotto di uno sviluppo storico casuale ma il frutto di precise scelte culturali sedimentate nei secoli in complessi processi culturali e sociali. Per controllare l’attuale Tecnoscienza, prima, e per svilupparne una Nuova, poi, va cambiato il Modo Sociale di Costruzione della Tecnoscienza. Le soluzioni tecnologiche non vanno scelte “una ad una” tra quelle che vanno bene e quelle che non vanno bene (idrogeno verde sì-nucleare no, etc). E’ oggi possibile passare da un Modello proprietario Chiuso della Conoscenza ad un Modello Aperto Inclusivo tendenzialmente esteso a tutta la Società. Ad esempio tutta la Conoscenza che ha prodotto i Vaccini, alla cui ricerca ha contribuito la UE con 16 miliardi, dovrebbe essere messa a disposizione di tutti per combattere la Pandemia. L’importanza strutturale della “Digitalizzazione” sta nel fatto che Software e Hardware dell’Informatica e delle Comunicazioni sono il Nucleo e la Base della Tecnoscienza che si propaga poi ai settori della intera Società: Salute (Telemedicina), PA (Digitalizzazione), Economia ( Industria 4.0), Ricerca Scientifica (Intelligenza Artificiale). I Movimenti Ambientalisti devono avere una Strategia precisa su questo punto che al momento non hanno. Non puoi costruire una Società del Futuro o una Società della Cura a mani nude. Hai bisogno di un Modello di Costruzione Sociale della Tecnoscienza “alternativo” e praticabile. Nei suoi 6 punti di Programma Cingolani parla anche di Intelligenza Globale in termini che potrebbero arrivare ad una Intelligenza Artificiale che domina e organizza la Intelligenza Umana, intesa come “Comunità” dei ricercatori. Il punto in cui si passa da un controllo Umano della IA ad un controllo IA dell’Umano è molto difficile da stabilire. Ad esempio si è proposto di usare la IA per “consigliare” i decisori politici. Cito La Repubblica del 16 febbraio 2021, giornale della Fiat, a proposito di Intelligenza Globale: “Lo sviluppo della cibernetica e di supercomputer sempre più performanti raddoppia la capacità computazionale dell’intelligenza globale di Sapiens: alla biologia del cervello umano si sommano oggi i circuiti in silicio dell’intelligenza artificiale. Il ritmo del progresso, insomma, continuerà a crescere “
  3. Ambiente. Draghi ha citato Papa Francesco ed ha sostenuto che “non sarà più come prima” dopo la Pandemia. Ha poi elencato i punti del programma verde del governo:” la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’inquinamento dell’aria e delle acque, la rete ferroviaria veloce, le reti di distribuzione dell’energia per i veicoli a propulsione elettrica, la produzione e distribuzione di idrogeno, la digitalizzazione, la banda larga e le reti di comunicazione 5G. “Quando usciremo, e usciremo, dalla pandemia, che mondo troveremo? Alcuni pensano che la tragedia nella quale abbiamo vissuto per più di 12 mesi sia stata simile ad una lunga interruzione di corrente. Prima o poi la luce ritorna, e tutto ricomincia come prima. La scienza, ma semplicemente il buon senso, suggeriscono che potrebbe non essere così. Il riscaldamento del pianeta ha effetti diretti sulle nostre vite e sulla nostra salute, dall’inquinamento, alla fragilità idrogeologica, all’innalzamento del livello dei mari che potrebbe rendere ampie zone di alcune città litoranee non più abitabili. Lo spazio che alcune megalopoli hanno sottratto alla natura potrebbe essere stata una delle cause della trasmissione del virus dagli animali all’uomo. Come ha detto Papa Francesco: «Le tragedie naturali sono la risposta della terra al nostro maltrattamento. E io penso che se chiedessi al Signore che cosa pensa, non credo mi direbbe che è una cosa buona: siamo stati noi a rovinare l’opera del Signore». Proteggere il futuro dell’ambiente, conciliandolo con il progresso e il benessere sociale, richiede un approccio nuovo: digitalizzazione, agricoltura, salute, energia, aerospazio, cloud computing, scuole ed educazione, protezione dei territori, biodiversità, riscaldamento globale ed effetto serra, sono diverse facce di una sfida poliedrica che vede al centro l’ecosistema in cui si svilupperanno tutte le azioni umane.” Ci chiediamo: è possibile tutto questo continuando una Crescita valutata in modo quantitativo sulla Crescita del Pil? In autunno all’Italia spetterà l’organizzazione della Cop26 a Glasgow, in cooperazione con UK…
  4. Lavoro, dice Draghi: “il nostro sistema di sicurezza sociale è squilibrato, non proteggendo a sufficienza i cittadini con impieghi a tempo determinato e i lavoratori autonomi.” Ha sostenuto che ci sono dei Settori di Lavoro da mantenere ed altri da smantellare (con opportuna transizione). Oppure travolti dalla Pandemia. Come ad esempio il Turismo che rappresentava il 14% del PIL e che può essere “recuperato” solo salvando ed esaltando il Territorio. Ha sostenuto che la priorità va data alla tutela di Giovani, Donne, Lavoratori Autonomi. La strategia è quella di trasformare con la Digitalizzazione i Lavori da mantenere, lanciare i nuovi Lavori col Green Deal, reinserire i lavoratori espulsi dai Lavori da Eliminare nei settori nuovi tramite Formazione e Politiche Attive del Lavoro. A proposito di ciò ha citato un “Assegno di Riallocazione” che sarà bene chiarire di cosa si tratta.
  5. Strettamente collegato al tema del Lavoro (Retribuito) è il tema del Terzo Settore (per noi di MDF fa parte di una Visione del Lavoro come “Lavoro che genera ricchezza”). Come aveva anticipato, Draghi lo vede inserito in un Meccanismo di Finanziamento a Leva Dice Draghi: Chiariremo il ruolo del terzo settore e del contributo dei privati al Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza attraverso i meccanismi di finanziamento a leva (fondo dei fondi)”. Si tratta del classico “Leverage” finanziario. Se opportunamente manovrato potrebbe permettere di potenziare le Imprese Sociali, le Cooperative, nuove forme di Economie Trasformative, sviluppando l’impiego di Lavoro Umano più attrattivo rispetto ad una impresa di Mercato tradizionale. Per liberare e favorire il flusso di Lavoro Umano creativo di ricchezza e di felicità vanno comunque realizzati una forma di Reddito di Base Universale ed una struttura di Welfare Comunitario fatta di Beni Comuni fruibili da parte di ogni membro della Comunità (Abitazioni, Infrastrutture di Mobilità e Comunicazione, Scuole-Formazione-Cultura, Sanità, Energia). Solo la compatibilità ecologica di queste strutture vitali potrà garantire l’intera contabilità ecologica delle comunità umana. In questa logica di Bene Comuni la Contabilità di una Impresa Sociale potrebbe essere Mista, con una parte rivolta al Mercato tradizionale ed un’altra alle nuove Economie Trasformative; si potrebbero introdurre i calcoli tradizionali di Mercato ed altri calcoli di Risorse di Input e Risorse di Output in termini di Impronta Ecologica.
  6. Altri punti fondamentali che Draghi ha trattato con indicazioni dettagliate sono la parità di genere; i rapporti con la UE (Dice Draghi: “Gli Stati nazionali rimangono il riferimento dei nostri cittadini, ma nelle aree definite dalla loro debolezza cedono sovranità nazionale per acquistare sovranità condivisa.”); la politica internazionale che si allarga in sfere concentriche: l’Italia che si integra con la UE che si integra con gli Usa nel Patto Atlantico che si integra con l’ONU; la politica Migrazione-Asilo; le Riforme che ci chiede la UE in cambio dei Fondi( Giustizia, Concorrenza, Fisco, PA); l’attenzione ai diritti civili negati come in Russia e in Cina. Se le riforme della struttura statale ed il problema della parità di genere riguardano la vita interna della Comunità internazionale, tutti gli altri temi sono la cornice sistemica entro cui questa Comunità si muove e vive.

Foto di stevepb da Pixabay

(*) Gruppo Tematico Economia & Decrescita MDF

Il Gruppo Tematico è nato nel giugno 2015 allo scopo di affrontare il rapporto tra Decrescita ed Economia in modo sistematico, sia a livello microeconomico (proposte economiche in ambiti specifici) che a livello macroeconomico (definizione dei parametri che possono caratterizzare uno scenario economico con un impatto ecologico sostenibile).

Unisciti a noi: Chiunque può entrare nel Gruppo Tematico, manifestando il proprio interesse e scrivendo la propria disponibilità all’indirizzo email: info@decrescitafelice.it

Per approfondire: I contributi, i modelli e gli articoli redatti dal Gruppo Tematico Economia & Decrescita MDF sono consultabili in questa sezione del sito

One thought on “Riflessioni sul Programma del Governo Draghi”

  1. Mi sia consentiti, in questa sede, riportare la Lettera Aperta da me scritta ed inviata al destinatario in occasione dell’elezione di Enrico Letta a segretario de PD. Non ricevuta alcuna risposta, come malinconicamente previsto. Grato a chi mi legge Walter Andreato

    Gentile Enrico Letta

    sono Walter Andreato di Camponogara Venezia. Ho ascoltato quasi tutto il suo discorso di “insediamento” e mi permetto, lei lo consentirà, di scrivere alcune note. Il suo discorso/programma mi è risultato assai conprensivo di luoghi comuni, ovvero di prospettiva di azioni trite e ritrite. Lei converrà con me che necessitiamo di “Cose Nuove” . Ma cosa sono queste cose nuove… partiamo dalla forma di comunicazione: la logica dice che per affrontare un problema non bisogna aggredirne gli effetti, di quel problema, ma le cause. Lei dice “l’Italia sono anni che non cresce… bisogna.. ecc…” ma dire che l’Italia non cresce equivale a dire “niente” se non si parla, prima di aggredirle, delle CAUSE per le quali non cresce. Il motivo per cui non cesce, ed è questo che deve essere detto con “”Forza”” perchè è la verità e senza temere giudizi negativi, è duvuto a sessanta anni di SOLO “lavorare, produrre, scambiare, consumare“ divenuto, questo paradigma, una “”Monocultura”” che inibisce tutti gli altri termini di confronto impedendo a, quarantenni, trentenni, ecc., di formulare vere nuove proposte. Ma quali sono queste nuove proposte… ?!
    Mi si può dire: ma lei blatera bletera ma non fa alcuna proposta cosa propone? Giusto corretto io non faccio alcuna proposta ma non le faccio, le proposte e vi assicuro non è una scusa, per il semplice motivo che non sarebbero comprese oppure inserite all’intero del solito: allora sei un “becero democristiano” “becero comunista” ecc. (che idea agghiacciante, triviale essere portati a un dialogo basato su comunista, democristiano, leghista, 5 stelle, sardine, forconi ecc.) e tutto questo perché solo la forma di cultura civica che prevede” l’ideologia” è stata inculcata in ogni momento del nostro ultimo tempo senza minimamente concepire che ideologia significa perdere la liberta intellettuale, senza saperlo, per il motivo che ci si preclude il vedere altre forme di organizzazione e cioè quelle che la “mia” ideologia non prevede. Noi lei, che sta per acquisire un importante ruolo, io dobbiamo essere “culturalmente LIBERI” perchè, peggio, se non siamo “”liberi intellettualmente”” NON sapremo di non esserlo, anche se siamo persone intelligenti, e questo proprio per mancanza di termini di confronto…. il nostro deve essere uno “sforzo” per diventarlo. La LIBERTA’ intellettuale è un privilegio che solo chi detiene DIFFERENTI termini di confronto e forte volontà di analisi deduttiva/induttiva (causa/effetto) può fregiarsi di possedere. Anche esprimere “noi siamo al di fuori delle ideologie” E’ ideologia perché siamo sempre nello stesso ambito (medaglia e rovescio ecc,). Qualcuno può dire: guardi che si sbaglia io sono LIBERO intellettualmente. Allora, per chi ritiene di essere “”libero””, propongo il vero tema da affrontare ed il programma futuro di una classe politica intelliegente che non teme chi detiene i fili economici/finanziari e che impedisce a tutti i costi il nuovo. Supponiamo che io dica: oggi che la società liberista ha raggiunto il suo limite, vedi iper saturazione del mercato per quanto riguarda i beni durevoli, vedi iper automatismi dei processi produttivi ecc……, visto tutto questo è necessario un periodo di Solidarietà, Baratto, Collettivismo, Distribuzione delle enormi Ricchezze accumulate, Tassare e far pagare i contributi previdenziali ai “”ROBOT”” ecc. Sicuramente, da chi ritiene di essere “”lbero””, prendo minimo da “ma lei è un comunista non ha visto che fine ha fatto il collettivismo vuole che tutti siano uguali” ed altre estrosate del genere. Ma perché va a finire così? Va a finire così perché chi giudica NON è libero, abbina in automatico dei TERMINI innocui ad una IDEOLOGIA non riesce ad apprezzare i termini per quello che vogliono dire e basta! E’ chiaro che quando saranno prodotti VERI NUOVI beni durevoli, i soli “portanti” dell’economia liberista reale poiché ovunque vanno portano con se il loro valore al contrario dei servizi, si potrà tranquillamente ritornare ad una società liberista. Il pensiero non deve avere alcuna preclusione di sorta! Lei dirà: ma è impossibile ottenere quanto lei auspica, l’uomo è fatto così, il mondo va colà ecc. Per forza è impossibile realizzare il NUOVO finché ci troviamo con la società priva di libertà intellettuale …. Un esempio:
    se non ho mai visto uno zoppo e nessuno mai mi ha parlato che esistono i zoppi, io non so che cammino in modo eretto perché, per me, situazione unica priva, quindi, di necessità di un nome. La società è in decadenza e non lo sa, oppure se ne parla tanto perché si conosce il termine “decadenza”. Diamoci tutti una mossa… i più preparati e liberi, come sicuramente è lei, non possono sempre e solo essere i “funzionari” del sistema, dovrebbero essere i lumi … Grato Walter Andreato

    P.S.: Propongo un lume…. KEYNES

    IN UNA LETTERA, DELL’APRILE 1915, ALL’AMICO DUNCAN GRANT SCRISSE:

    “”””” NON E’ VERO CHE GLI INDIVIDUI POSSIEDANO UNA “LIBERTA’ NATURALE”

    NORMATIVA NELLE LORO ATTIVITA’ ECONOMICHE. NON ESISTE UN “ACCORDO”

    CHE CONFERISCE DIRITTI PERPETUI A COLORO CHE HANNO O A COLORO CHE

    ACQUISTANO. IL MONDO NON E’ GOVERNATO DALL’ALTO IN MODO CHE

    L’INTERESSE PRIVATO E SOCIALE COINCIDANO SEMPRE. NON E’ CORRETTA

    DEDUZIONE DAI “PRINCIPI DI ECONOMIA” ASSERIRE CHE L’EGOISMO ILLUMINATO

    OPERI SEMPRE NEL PUBBLICO INTERESSE. NE’ E’ VERO CHE L’EGOISMO SIA DI

    SOLITO ILLUMINATO; PIU’ SPESSO GLI INDIVIDUI CHE AGISCONO SEPARATAMENTE

    PER PROMUOVERE I LORO PROPRI FINI SONO TROPPO IGNORANTI O TROPPO

    DEBOLI PER OTTENERLI. L’ESPERIENZA NON DIMOSTRA CHE GLI INDIVIDUI,

    QUANDO FORMANO UNA UNITA’ SOCIALE, SONO SEMPRE MENO LUCIDI DI

    QUANDO AGISCONO SEPARATI “””””

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