di Francesco Verrigni, MDF Cagliari

Riappropriamoci della parola Pace.

Non lasciamo che prendano e strumentalizzino il suo significato.
Pace non è l’invio di armi e militari al paese invaso, non è imporre sanzioni, non è oscurare la cultura del paese invasore, o impedire agli sportivi di quel paese, che di nulla hanno colpa, di partecipare a competizioni internazionali. Dov’è finito il pluralismo, l’inclusività?

La Pace è una condizione di relazioni armoniche ed assenza di tensioni e conflitti, sia interne che esterne. Negli anni abbiamo visto i Padroni del Discorso appropriarsi e storpiare il significato di parole quali “ambientalismo”, “emergenza”, “prevenzione” e “resilienza”. Non lasciamo che questo percorso prosegua con la militarizzazione della Pace.
Dai leader del mondo non possiamo aspettarci niente, chi non ha pace interiore non può esportare Pace.

Facciamo il nostro, nel nostro piccolo. Riappropriamoci del significato della parola Pace.

3 thoughts on “Riappropriamoci della parola Pace”

  1. Quindi assumersi la responsabilita’ di fronte alle proprie scelte e’ un concetto da guerrafondai? Se un paese invade un altro, distruggendo la vita di milioni di persone, noi dobbiamo stare a guardare senza esprimere una condanna che non sia solo di parole al vento?
    Questa non e’ pace, questa si chiama ignavia.

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