Il Consiglio direttivo del Movimento per la Decrescita Felice viene eletto durante l’assemblea dei soci nazionale dai rappresentanti dei circoli e rimane in carica per 2 anni.

Attualmente è composto da 12 membri, eletti durante l’assemblea nazionale svoltasi il 21 maggio 2023.

 

MARGHERITA Forgione (Presidente)

circolo di appartenenza: Padova

Nasce a Vercelli nel 1984 e cresce tra le risaie del Piemonte e le montagne della Campania inseguendo le sue radici. A 18 anni decide di allargare i suoi orizzonti trasferendosi per studio a Milano e Padova, in Spagna e Brasile, per poi tornare a Padova dove trova la dimensione a lei adatta e dove inizia a sentirsi parte di una comunità allargata stringendo un legame con un territorio che fino ad allora era uno dei tanti di passaggio.

Tra studio e lavoro si è dedicata all’inclusione sociale delle persone meno privilegiate, immergendosi nel mondo dell’associazionismo nazionale e internazionale. Attraverso la sperimentazione dell’autoproduzione e del riuso, nel 2012, insieme a due amici, inizia a fantasticare su altri mondi possibili, più inclusivi e sostenibili da un punto di vista umano e
ambientale, dove il benessere sia di tutte e tutti e non privilegio di pochi. Di lì a pochi mesi nasce in città il circolo del Movimento per la Decrescita Felice, luogo di apprendimento e laboratorio di stili di vita. Dalla consapevolezza che non solo si può fare, ma che cambiare abitudini può esser anche piacevole, nasce la passione per i viaggi su due ruote e per l’avvio di un piccolo orto in città, in quel tempo che oggi cura e difende dai ritmi imposti dal mondo del lavoro.

Laureata in Psicologia e specializzata in Psicoterapia, si affaccia anche al mondo della ricerca di laboratorio conseguendo un Dottorato in Psicobiologia, da cui si allontana per lavorare con le persone svantaggiate, dedicarsi alla divulgazione scientifica e fare ricerca applicata. Interessata al funzionamento, alle dinamiche di gruppo e al cambiamento personale e collettivo, decide di integrare le sue conoscenze formandosi in Facilitazione di processi di gruppo per metterla a servizio della comunità e contribuire alla trasformazione partecipata e attiva. È convinta e fiduciosa che il cambiamento possa avvenire a partire dal basso, attivando l’intelligenza collettiva, e che ognuno abbia il potere di fare la differenza per sé, per la comunità, per il pianeta.

Negli anni di attivismo nel Movimento per la Decrescita Felice passa dalla dimensione locale a quella nazionale, ritrovando sempre un clima di ascolto, apertura e collaborazione. Copresidente dal 2021, si occupa inoltre dell’organizzazione del Bike Tour ed è referente della Formazione e del Gruppo Scuole.

 

MICHEL Cardito (Presidente)

circolo di appartenenza: Brescia

Michel Cardito - Direttivo Movimento per la Decrescita FeliceAttivista interessato ai processi collettivi, dal basso e nonviolenti che prefigurano un mondo di sostenibilità ecologica, giustizia intersezionale e autodeterminazione; è un decrescente, un medico, un facilitatore e un aspirante antropologo.

Nasce a Brescia nel 1987 e cresce in una giungla  di cemento e inquinamento. Sopravvive grazie ad una famiglia paziente, ai libri e all’attivismo, dapprima come educatore negli scout, poi nella rappresentanza studentesca universitaria, ed infine, dopo qualche deludente esperienza nella politica istituzionale, incontra MDF e nel 2104 trova una comunità a cui appartenere.

É laureato in Medicina e Chirurgia, ha frequentato per poco più di un anno una scuola di specializzazione ospedaliera in Medicina Interna ma, alla fine, ha deciso di dedicarsi all’attivismo e alla tutela della salute sul territorio ed è attualmente in formazione come Medico di Medicina Generale. Attualmente è iscritto al CL di Antropologia Culturale presso l’Università di Bologna ed è facilitatore in formazione presso l’Accademia di Facilitazione e Trasformazione.

I suoi riferimenti sono gli studiosi ecologici e sociali e i grandi attivisti della Storia, in particolare i teorizzatori dell’azione non-violenta (in particolare Gandhi e la sua Satyagraha); i precursori e teorizzatori della Decrescita; i pensatori libertari come Bookchin e Thoreau e gli studiosi dei moderni processi collettivi come G.Sharp, D. Graeber ed E. Chenoweth.

È convinto che la generazione attuale sarà quella che cambierà il mondo.

 

KARL Krähmer (Presidente)

circolo di appartenenza: Torino

Karl Krähmer - Direttivo Movimento per la Decrescita FeliceNato nel 1991 a Monaco di Baviera vivo in Italia dal 2010, brevemente a Roma e da più di 10 anni a Torino che considero ormai casa mia.

Ero in Germania un attivo giovane di Greenpeace e scoprì in quel contesto il termine decrescita che sembrava rispecchiare esattamente quello che più o meno inconsciamente da molto tempo avevo pensato.

Appena arrivato a Torino ho trovato nel circolo MDF un gruppo fantastico di persone con cui approfondire e diffondere le nostre idee “radicali” nel miglior senso della parola.

Nel resto della mia vita studio Pianificazione territoriale e cerco di portare l’orizzonte della decrescita nei miei lavori accademici, con tutte le difficoltà che ciò comporta, cercando di ragionare su come possano essere città e campagna in un mondo decrescente.

Inoltre, da appassionato di montagna e viaggi, lavoro come guida per dei gruppi tedeschi. Racconto questo perché evidentemente il campo del lavoro frequentemente porta a dei compromessi difficili rispetto alle nostre idee. Ciononostante cerco di fare del mio meglio, organizzando per esempio dei viaggi in treno e con i mezzi pubblici.

Sono felice di poter contribuire ora di più al Movimento anche a livello nazionale, con la convinzione che il direttivo non sia a qualche livello gerarchico superiore, ma al servizio del Movimento.

Per mia fortuna non mi occupo di decrescita solo in MDF ma anche come geografo all’Università di Torino: la mia grande domanda di ricerca è come pensare e realizzare la trasformazione socio-ecologica che la decrescita propone nello spazio, nelle città e nei territori. Come attivista del MDF cerco di contribuire a diffondere le idee della decrescita, in particolare in relazione con altri movimenti, associazioni e realtà di cambiamento sul territorio, cercando di costruire sempre più la valenza intersezionale della decrescita che pensa insieme le ambizioni di giustizia sociale e di sostenibilità ambientale.

 

STEFANO Musaico

città: Trento

Nato in Puglia nel 1988, si laurea in ingegneria informatica a Bologna dove inizia a lavorare come sviluppatore software. Appassionato di tematiche ambientali e di attività outdoor in montagna, nel 2016 si trasferisce a Trento. A causa del repentino peggioramento delle crisi climatiche e sociali che affliggono il pianeta aumenta in lui la voglia di utilizzare le sue competenze e la sua passione per avere un impatto positivo sulla società. Dopo un’esperienza decennale nello sviluppo software, decide quindi di fare convergere il suo impegno in ambito sociale e ambientale e la sua attività lavorativa. Nel 2020 frequenta il Master in Gestione di Imprese Sociali e inizia a lavorare in Consolida, il consorzio della cooperazione sociale trentina. Nel 2022 diventa referente del Centro per l’Economia Solidale e del DES agricoltura sociale.

Da ormai 15 anni è impegnato nell’attivismo, nell’associazionismo e in politica perché crede fortemente nell’importanza del contributo che ciascuno di noi può dare per rendere la nostra comunità più sostenibile ed equa. Ha sempre cercato di tenersi aggiornato sull’evoluzione della società e dei suoi problemi leggendo saggi e report, approfondendo in particolare le tematiche ambientali che ritiene debbano essere il fulcro di tutta la gestione della società.

Attualmente attivista in Extinction Rebellion Trentino e referente in Trentino del Movimento per la Decrescita Felice, da gennaio 2023 frequenta il Master “Saperi in Transizione” per approfondire strumenti e pratiche per una cittadinanza ecologica e globale.

Da maggio 2023 entra a far parte del direttivo di MDF per dare il suo contributo alla diffusione delle tematiche della sobrietà e della decrescita.

 

PATRIZIA Arcobelli

circolo di appartenenza: Cuneo

Classe 1980, nata a Saluzzo (CN) e cresciuta sotto l’ombra del Monviso, lavora nel settore delle costruzioni ferroviarie.

Con Enrico ha formato famiglia in giovane età, e con lui cura e segue ogni aspetto della salute, dell’alimentazione e dell’educazione come scelta consapevole e amorevole.

Nel 2016 partecipa un “Corso di Scollocamento” tenuto di A. Strozzi e P. Ermani, conoscendo la Decrescita Felice, e condividendo da subito valori e stimoli.

Il percorso nella Decrescita Felice è vissuto con entusiasmo e curiosità in famiglia; con le figlie organizza azioni di ecologia quotidiana condividendo con loro l’attivismo e l’impegno alla riduzione degli sprechi ed alla ricerca di stili di vita equi, sobri e sostenibili.

Formazione, consumo critico ed autoproduzione sono praticate in modo approfondito ma spontaneo: coltiva un piccolo orto, recupera i saperi della tradizione per conservare i cibi, studia e crea cosmetici ed i detergenti adatti alle esigenze della famiglia. Cerca di essere di ispirazione sul territorio, organizza corsi di autoproduzione per la cura della persona, ed eventi di matrice decrescente ed ecologica.

Attenta agli stimoli esterni, accoglie progetti e spunti cercando di essere parte alla tessitura della rete di realtà virtuose, grintose e instancabili che operano sul territorio cuneese per far nascere un nuovo immaginario armonico, inclusivo e felice

E’ co-referente del circolo territoriale di Cuneo.

 

FRANCESCO Verrigni

circolo di appartenenza: Cagliari

Francesco Verrigni - Direttivo Movimento per la Decrescita FeliceNato ad Atri nel 1990, Francesco ha vissuto a Pescara fino al 2012, anno in cui si è trasferito nella città di Cagliari per motivi di lavoro.

Laureato in Economia Aziendale, dopo il percorso di studi è venuto in contatto col pensiero della Decrescita e con gli scritti di Pallante in cui ha trovato rispecchiata la sua visione del mondo.

Molto attento ai temi dell’alimentazione e della riduzione degli sprechi , Francesco pensa che le scelte di ognuno di noi, in particolare quelle relative agli acquisti, possano fare la differenza. Collabora con altre associazioni dell’isola per portare avanti i suoi progetti e la sua opera di sensibilizzazione.

Appassionato della Natura e del beach volley, passa il suo tempo libero in attività all’aria aperta.

Da anni collabora nella gestione della pagina Facebook di MDF, e nel 2017 insieme ad altri ragazzi conosciuti ad una conferenza di Maurizio Pallante, fonda il Gruppo di Cagliari di cui ricopre la carica di coordinatore e, dal 2019, di delegato per il Direttivo.

 

MARTA Domini

circolo di appartenenza: Brescia

Nata ad Alba nel 1979, ha avuto una formazione classica per poi trasferirsi a Torino, dove si è laureata in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. Spinta in quasi tutte le sue scelte di vita dall’utopia di salvare il mondo, e da un senso di giustizia ambientale e contro le disuguaglianze, a Torino ha militato in associazioni quali Ingegneria senza Frontiere e MDF creando anche l’associazione ECOntACT. Dopo aver lavorato come capo progetto in Madagascar, sulla realizzazione di una filiera e servizi igienici per i quartieri periferici di una città, ha intrapreso un dottorato in metodologie appropriate per la gestione dell’ambiente in paesi a basse risorse. Da lì, ha iniziato a lavorare nella ricerca universitaria su tecnologie appropriate e aiuto umanitario, all’Università di Brescia, poi alla Tufts University di Boston in USA. Attualmente è ricercatrice all’Università di Brescia nell’ambito dell’ingegneria sanitaria ambientale (depurazione delle acque reflue e rifiuti). In MDF è nel gruppo internazionale e crede ancora fermamente che il pensiero della decrescita possa sradicare la visione del mondo attuale verso un immaginario in cui l’ecosistema sia al centro del mondo che vogliamo vivere.

 

MICHELE Caponero

circolo di appartenenza: Roma

Nato a Montalbano Ionico in Basilicata nel 1961, laureato in Fisica, risiede dal 1990 nei pressi di Roma dove lavora nel Centro Ricerche ENEA di Frascati, occupandosi prevalentemente di tecnologie ottiche applicate alla sicurezza delle infrastrutture e del territorio. Nel corso della sua attività professionale ha spesso occasione di riscontrare quanto siano insensati -anche dal punto di vista tecnico- tanti interventi di antropizzazione, comprensibili solo all’interno di modelli di sviluppo insostenibili.

Ha conosciuto la Decrescita leggendo Serge Latouche, scoprendo in quegli scritti un eccellente quadro di riferimento per diversi suoi innati convincimenti ed inconsapevoli atteggiamenti. Continuando a leggere di Decrescita, si è trovato in particolare sintonia con molti spunti di riflessione suggeriti dagli scritti di Maurizio Pallante. Con forte motivazione si è avvicinato al Movimento per la Decrescita Felice frequentando il circolo di Roma. Particolarmente interessato al possibile ruolo delle tecnologie nel favorire le trasformazioni necessarie alla Decrescita, segue i temi della mobilità, del risparmio energetico e della produzione di energia con fonti rinnovabili. Persegue la ricerca di formule di proposta della Decrescita spendibili a livello politico ed individuale, che possano superare la diffusa e scettica (spesso pregiudizievole) riluttanza dei più.

Appassionato di bricolage, si imbarca in complicate manutenzioni un po’ su di tutto, dagli elettrodomestici alla mobilia, … non sempre con successo ma sempre con grande soddisfazione. Di successo e soddisfazione la continua manutenzione sulla vespa 1954 del padre (seppur per uso moderato e con emissioni non proprio decrescenti).

 

FRANCESCO Lombardi

circolo di appartenenza: Brescia

Francesco Lombardi - Direttivo Movimento per la Decrescita FeliceNato nel 1993 a Brescia, città in cui vive tutt’ora. E’ laureato in Ingegneria Meccanica, ma la scoperta delle idee della Decrescita e la scelta di abbracciare la contestazione al dogma della produttività lo ha portato a rinunciare a un futuro da ingegnere e a percorrere invece la strada dell’insegnamento. E’ quindi un docente di matematica e fisica da tre anni e mezzo.

Fa parte dal 2017 del circolo MDF di Brescia, è profondamente convinto che la Decrescita sia, in un modo o nell’altro, l’unica via per raggiungere una società giusta, equa e in armonia con l’ambiente, ma per diffonderla ritiene fondamentale il recupero di una maggiore sovranità delle comunità locali, perché le scelte coraggiose che la Decrescita richiede non possono essere imposte dall’alto, bensì accettate da comunità di persone che si autodeterminano.

 

AGNESE Santilli
circolo di appartenenza: Livenza-Tagliamento

Nata nel 1991 a Portogruaro (VE), dove ora risiede, Agnese è pianista classica e ha compiuto i suoi studi musicali tra Italia, Irlanda e Francia, dove ha potuto incontrare e conoscere realtà culturali molto differenti, ponendo le basi per una riflessione su un nuovo modo di concepire la cultura all’interno di una comunità; ora si dedica prevalentemente all’insegnamento, sia nei contesti istituzionali delle scuole statali come docente di musica e di sostegno, sia come laboratori nelle scuole di musica e in contesti vari, con l’intenzione di rendere cultura e istruzione accessibili a tutti e portarle fuori dall’ambito strettamente istituzionale ed elitario. Due anni fa ha deciso di iniziare un nuovo percorso di studi per portare questo impegno in ambiti d’intervento diversi e sta quindi frequentando il corso di laurea “Techniques and Methods in Psychological Science”, focalizzato sull’intervento psicologico in contesti multiculturali d’emergenza.
Si è avvicinata al mondo della decrescita inizialmente a partire da una riflessione personale sul proprio impatto in termini ambientali scoprendo il mondo dell’autoproduzione, ed è così che ha conosciuto il circolo locale di MDF, dove ha trovato una bellissima comunità con cui condividere e portare avanti queste idee. Si è poi interessata al pensiero della decrescita in senso più ampio, in particolare nelle sue applicazioni in ambito sociale e politico, con la convinzione che, per ottenere un vero e stabile cambiamento, oltre all’impegno individuale della singola persona, sia necessaria un’azione sistemica a livello politico e istituzionale.
In MDF collabora con il gruppo Scuole e dal 2022 è co-referente del circolo Livenza-Tagliamento, con cui si impegna a diffondere le idee e le pratiche della decrescita nella comunità locale e a promuovere la collaborazione con le altre associazioni e realtà del territorio.

 

FRANCESCA Ferrero
città: Bologna

Cresciuta nella campagna Astigiana, si trasferisce a Torino negli anni dell’Università, dove si laurea in Cooperazione e Sviluppo presso la Facoltà di Scienze Politiche nel 2009, con una tesi sulla messa in opera dell’approccio delle capacità di Amartya Sen; Nobel per l’economia nel 1998, Sen muove una critica fondamentale alle misurazioni sul benessere socio-economico delle società moderne basate sull’unicità del PIL come indicatore di sviluppo principale definito dalle società occidentali, e propone invece l’utilizzo di un approccio multidimensionale, che tenga insieme altre “capacità” e possibili “funzionamenti” dell’essere umano, i quali riguardano la reale opportunità delle persone di poter vivere in una società che consenta loro di scegliere, ed esprimere davvero il proprio potenziale, a partire dall’aver accesso in modo equanime a risorse quali il sistema sanitario pubblico, l’istruzione di ogni grado e livello, etc. Sen parla di società del benessere quando “lo sviluppo è libertà”, ovvero un contesto socio-economico-ambientale all’interno del quale tutte le persone siano libere di poter scegliere la vita che desiderano, senza incontrare barriere all’accesso dovute da condizioni economico sociali e a privilegi che separano gli esseri umani, riconducendoli alla serie A, B, C etc. in relazione all’accesso al diritto di “poter essere”. Un processo di sviluppo sostenibile secondo questa teoria, prevede quindi la definizione di politiche e di azioni di abbattimento delle barriere esistenti per consentire l’accesso a diritti umani fondamentali, che purtroppo ancora oggi non sono accessibili a tutte le persone. Francesca si appassiona al contrasto delle disuguaglianze di genere fin da bambina, e spende i primi anni di lavoro dopo l’Università impegnandosi in un progetto di prevenzione all’HIV in Malawi, dove collabora con un’ONG all’implementazione di un sistema educativo orientato alla salute sessuale e riproduttiva delle donne per circa due anni. Rientrata in Europa nel 2011, nel pieno della crisi economica decide di trasferirsi prima in Olanda, dove si affaccia al mondo dell’attivismo ambientale ed alle lotte per la giustizia sociale portata avanti dai movimenti al di fuori delle istituzioni e.g. contrasto allo spreco alimentare, diritto alla casa ed eguaglianza di genere, e poi in Belgio, dove invece impara a conoscere il modo delle istituzioni europee e dove conseguirà nel 2012 un master in Studi Europei. Francesca si appassiona sempre di più a questioni femministe, ed inizia ad interrogarsi su questioni quali il fenomeno sessista e l’influenza culturale di società più o meno patriarcali nel continente Europeo, date anche le esperienze culturali dei diversi stati membri a partire dalle ragioni storiche di ciascun contesto nazionale. Vivrà circa quattro anni a Bruxelles occupandosi di cooperazione tecnica con i paesi terzi, analisi delle politiche migratorie e modelli di integrazione, politiche securitarie, contrasto al traffico di esseri umani e prevenzione alla scomparsa di minori stranieri non accompagnati, diritti dell’infanzia ed interesse superiore dei minori, lavorando all’analisi delle politiche europee ed all’implementazione di progetti europei nell’ambito di differenti programmi di finanziamento comunitario. Francesca rientra in Italia nel 2016 e si trasferisce prima a Torino, e poi a Bologna, dove ad oggi vive e lavora come progettista europea e project manager collaborando con diversi enti, sia pubblici che privati, in iniziative di cooperazione interregionale, contrasto alle disuguaglianze e sviluppo territoriale. Dal 2020 è istruttrice di Kundalini Yoga di I livello certificata KRI. Ama la musica, i suoni ed i colori della natura, il fair play nelle relazioni umane di qualunque genere e forma, le chiacchiere allegre e la convivialità.

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